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Ursula Von der Leyen ha nominato Elisabetta Belloni come sua consigliera diplomatica. L’ex capo del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) nei prossimi giorni volerà a Bruxelles per un incontro con la Presidentessa della Commissione europea. Verranno definiti i dettagli del nuovo incarico, a cui adempirà con effetto immediato. Un contratto iniziale di due anni, rinnovabile, per un massimo di 220 giorni lavorativi all’anno. E a supportarla un team di specialisti. Tuttavia, nulla è ancora certo, «la procedura di assunzione prevede la verifica di tutti gli aspetti relativi ai potenziali conflitti di interesse».
Il nuovo incarico
Belloni sarà il chief diplomatic adviser di von der Leyen ed entrerà a far parte di IDEA, l’organo di consulenza della Commissione Europea, che si rivolge direttamente al Presidente. L’Inspire, Debate, Engage and Accelerate Action è stato fondato nel 2020 con l’obiettivo di fornire «idee innovative – da realizzare in breve tempo – e uno spazio per la ricerca interdisciplinare e la collaborazione sulle priorità principali della Commissione». Tra queste il Green Deal, l’innovazione tecnologica e il digitale. Ma anche l’economia e la geopolitica.
Tematiche preminenti, soprattutto in relazione ai continui cambiamenti dello scenario mondiale. Dal sostegno all’Ucraina nel conflitto con la Russia, alle minacce di imposizione di dazi doganali da parte di Donald Trump. Non meno importante è la frammentazione interna, tra i 27 Paesi dell’UE, in tema di immigrazione, sicurezza energetica e relazioni internazionali. In particolare con Cina e Russia. Inoltre, l’organo di consulenza di Palazzo Berlaymont, guidato da Sonia Vila Nuñez, promuove think tank di sensibilizzazione e dialoghi multilaterali con importanti organizzazioni, come Nato e Onu.
Una carriera di successi
Elisabetta Belloni, 66 anni, è nata a Roma, dove si è laureata in scienze politiche. Ha iniziato la sua carriera diplomatica nel Ministero degli Affari Esteri italiano, ricoprendo incarichi significativi a livello nazionale e internazionale. È stata Ambasciatrice italiana a Washington D.C., a Mosca e in Egitto. Tra il 2014 e il 2016 si è distinta in qualità di capo di gabinetto di Paolo Gentiloni, divenendo, per i sei anni successivi, Segretaria Generale della Farnesina. Nel 2022 è stata candidata alla presidenza della Repubblica e a marzo dello scorso anno è stata designata sherpa del G7 e del G20. Ovvero, la responsabile della preparazione degli incontri tra la premier e gli altri Capi di Stato.
E, infine, il ruolo più recente: è stata la prima donna a divenire Direttore Generale del Dis. Incarico che ha ricoperto sin dal 2021 e per il quale aveva ottenuto una proroga di un anno. Ma il 7 gennaio è arrivata la conferma delle sue dimissioni, cinque mesi prima della fine del mandato. La ratifica è avvenuta la settimana successiva. Una notizia di cui già si vociferava, date le diatribe con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il sottosegretario Alfredo Mantovano, titolare della delega ai Servizi Segreti. Tensioni che, però, non hanno influenzato la decisione di Belloni, come ha spiegato in un’intervista rilasciata al Corriere «vado via senza sbattere la porta».
Congratulazioni bipartisan
Per lei le congratulazioni di Nicola Zingaretti (PD) «Auguri di buon lavoro a Elisabetta Belloni». E di Gian Marco Centinaio (Lega) «Il suo impegno sarà utile a rafforzare la posizione e il ruolo di un’Europa, finora rimasta ai margini».