USA: Joe Biden e l’ultimo atto di clemenze record

A poche settimane dalla fine del mandato il presidente americano Joe Biden stabilisce un record di clemenze e perdoni: commuta 1.500 condanne e concede la grazia a 39 persone.

Il presidente uscente decide di costruirsi un’eredità che sia più dell’essere una parentesi fra due mandati trumpiani. Una decisione che si inserisce all’interno del dibattito sulla discussa grazia concessa al figlio Hunter. Molti avvocati penalisti hanno infatti espresso disappunto per un’azione che giova solamente al figlio, invece di usare il potere della grazia in modo più ampio. Le azioni recenti del presidente mirano ad utilizzare la clemenza per persone meno privilegiate.

Commutazioni e clemenze

La grazia è stata concessa a detenuti per reati minori e non violenti, come il possesso di marijuana e altre droghe leggere. La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha sottolineato come Biden sia l’unico presidente a perdonare persone condannate per possesso di droghe leggere ed ex militari LGBTQ+ condannati per il loro orientamento sessuale. La commutazione, cioè la trasformazione della pena detentiva in un’altra forma di sanzione, è stata applicata a detenuti non pericolosi agli arresti domiciliari da almeno un anno dopo aver scontato parte della pena in carcere. Biden sta anche valutando di graziare le persone che potrebbero essere prese di mira dall’amministrazione Trump, sperando di proteggere coloro che sono scesi in campo contro il tycoon in diverse situazioni.

Braccio della morte in una prigione federale
La grazia nel braccio della morte

Una questione sulla quale si sta facendo molta pressione riguarda i condannati alla pena di morte. Nella sua campagna del 2020 Biden aveva promesso di eliminare la pena capitale a livello nazionale. Il ministro della Giustizia Merrick Garland ha sospeso per ora tutte le esecuzioni. Sono 40 in tutto i detenuti nel braccio della morte.

Il tema è tanto più stringente quando si considera che il presidente eletto Donald Trump detiene un record diametralmente opposto a quello di Biden: nessun presidente in più di un secolo ha condannato a morte tante persone quante Trump nello scorso mandato. E uno dei suoi ultimi atti, prima di lasciare Washington, era stato consegnare 13 detenuti al boia.

Il tycoon ha anche già promesso di far ripartire le esecuzioni. Nell’attesa della decisione le 40 persone nel braccio della morte si rifanno alle parole del presidente uscente: «America was built on the promise of possibility and second chances».

A cura di Martina Ludovica Testoni

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