Sciopero dei trasporti: cosa succede a chi non rispetta la precettazione

Per venerdì 13 dicembre è stato indetto l’ennesimo sciopero dei trasporti. L’USB, Unione Sindacale di Base, si rifiuta categoricamente di scendere a compromessi con il Governo. Lo sciopero indetto è generale e di 24 ore, dalla sera del 12 dicembre alla sera del 13 dicembre. Il 10 dicembre il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha cercato un tavolo di confronto con i sindacati. «Non si può organizzare uno sciopero di 24 ore dieci giorni prima di Natale», ha detto il ministro ai cronisti dopo avere proposto di ridurre la mobilitazione a 4 ore. Niente da fare, il braccio di ferro tra sindacati e istituzioni continua e lo sciopero del 13 dicembre sarà di 24 ore come stabilito fin dall’inizio.

Formalizzazione di Salvini

Il ministro Salvini non accetta il no dei sindacati. Dopo il confronto ha formalizzato la richiesta di riduzione dello sciopero a 4 ore. Cosa succede ora? Sanzioni su sanzioni per chi deciderà di prendere parte alla mobilitazione. Dai 500 ai 1.000 euro di multa per il singolo lavoratore e da 2.500 a 50.000 euro per la singola organizzazione sindacale. USB fa sapere che la commissione di garanzia non ha trovato niente di strano sullo sciopero organizzato il 13 dicembre. E sconsiglia a Salvini di procedere con l’ordinanza.

Infatti, circa un anno fa, il sindacato con una situazione analoga aveva fatto ricorso al Tar e aveva vinto. Proprio a questo proposito il ministro ha dichiarato che «Bisognerà rivedere la legge che interessa la formula dello sciopero». E ha ribadito che le manifestazioni sono un diritto garantito ma che la legge va aggiornata con la collaborazione dei sindacati.

Il motivo della mobilitazione

Non saranno solo i lavoratori dei trasporti a scioperare venerdì 13. Con loro tutte le categorie pubbliche e private avranno la possibilità di partecipare alle agitazioni. USB sostiene che «Si denunciano i contratti nazionali riscritti al ribasso». Nello specifico, i treni si fermeranno tutto il giorno, mentre i mezzi pubblici cittadini seguiranno fasce diverse a seconda del luogo. Il traffico aereo non vedrà agitazioni, visto che è già stato indetto uno sciopero per il 15 dicembre.

Francesca Neri

Laurea triennale in Storia Contemporanea all'Università di Bologna. Laurea Magistrale in Scienze Storiche e Orientalistiche all'Università di Bologna, con Master di I Livello in African Studies all'Università Dalarna.

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