È il giorno dell’Immacolata quando a San Siro va in scena un derby storico: quello tra Milan e Inter femminile, il primo disputato allo stadio Meazza e terminato col risultato di 1-1. Un evento unico, ma nato per caso. Infatti, il Vismara – il centro sportivo dove vengono disputate le partite casalinghe delle rossonere – è al momento inagibile.
La scelta dello stadio
La scelta di San Siro, uno degli stadi più prestigiosi al mondo con una capienza di quasi 80mila posti, poteva sembrare un’opportunità per promuovere il calcio femminile, attirare più pubblico e stimolare interesse. Tuttavia, la decisione è stata presa in modo quasi casuale e all’ultimo momento. Infatti, il motivo principale è stato l’inagibilità temporanea del centro sportivo Vismara a causa di lavori di ristrutturazione. La Lega ha annunciato il derby a San Siro giovedì 5 dicembre, appena tre giorni prima dell’incontro, facendo emergere la notizia dell’indisponibilità solo pochi giorni prima. Vivaticket ha messo in vendita i biglietti, disponibili a partire da 5 euro, solo il venerdì pomeriggio, concedendo pochissimo tempo per promuovere l’evento.
Di conseguenza, l’idea di riempire uno stadio così grande è apparsa ambiziosa, considerando che il pubblico abituale del Vismara non supera i 1.200 spettatori. Questo ha reso poco credibile il tentativo del Milan di presentare l’evento come un «appuntamento con la storia» nel comunicato ufficiale.
Le parole post-partita
Al termine del match l’estremo difensore del Milan e della Nazionale Laura Giuliani ha definito «incommentabile» la sensazione di giocare in una cornice come San Siro: «È stata una giornata indimenticabile. Mi auguro che sia la prima di tante non solo qui ma anche in altri stadi d’Italia. Spero che le persone possano incuriosirsi in qualcosa di nuovo e apra le proprie prospettive. Perché questa è una cosa che può portare tanto non solo a questo sport ma anche alla società italiana». Per quanto riguarda la partita in sé ammette esserci rammarico, ma anche per merito del portiere avversario: «È un peccato perché potevamo portare a casa i tre punti. Dati alla mano meritavamo almeno tre gol ma ci sono stati dei grandi interventi del loro portiere. Merito a lei e merito a noi che ci siamo ricompattati dopo la pausa nazionali».