F1, doppietta McLaren nelle libere. Doccia fredda per Ferrari

Non inizia nel migliore dei modi il venerdì di prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi per la Ferrari. Charles Leclerc dovrà scontare 10 posizioni di penalità in griglia per aver sostituito il pacco batterie, montando la terza unità e sforando così il limite consentito.

Il monegasco sarà chiamato agli straordinari per aiutare la Scuderia di Maranello a compiere un miracolo e conquistare il Mondiale Costruttori: il team in svantaggio a un GP dal termine non ha mai vinto il titolo. La resa dei conti domenica 8 dicembre alle 14.00.

Inizio in salita

La Ferrari arrivava ad Abu Dhabi già chiamata a compiere un’impresa. I problemi riscontrati sulla monoposto di Charles Leclerc, e la conseguente penalità per la sostituzione delle batterie della sua SF-24, complicano ulteriormente le cose. Dopo essersi trovata a inseguire al termine della prima sessione, nelle FP2 McLaren si è messa davanti a tutti. Lando Norris detta il passo, seguito dal suo compagno di squadra. Lontani i due piloti della rossa: 4° Carlos Sainz dietro a Nico Hulkenberg a +0.582s, 6° Leclerc a +0,684s.


Anche sul passo gara McLaren ha dato la sensazione di non avere rivali, girando in media mezzo secondo più veloce al giro. Nella prima frazione dei loro stint le rosse invece hanno accusato del graining sull’anteriore sinistra, per attestarsi sui tempi dei competitor solo più tardi. Ma non tutto è perduto per il Cavallino Rampante, che avrà a disposizione ancora la notte e una sessione di prove libere per trovare una quadra in vista delle qualifiche e della gara.

In merito alla lotta per il titolo Costruttori, il direttore tecnico della Red Bull Pierre Waché ha puntato il dito contro il team Papaya, criticando il trattamento ricevuto dalla McLaren dopo il Gran Premio di Baku, che aveva visto uscirne vincitore Oscar Piastri davanti a Leclerc. In seguito alla gara in Azerbaijan la FIA aveva obbligato il team di Woking a rimuovere l’ala posteriore perché violava il regolamento tecnico, senza però applicare alcuna penalità.

«Sicuramente negli sviluppi ci sono delle aree grigie, ma l’ala posteriore portata dalla McLaren a Baku era molto più di una zona grigia. Senza quell’ala non avrebbero vinto, e il mondiale costruttori avrebbe avuto una situazione diversa», ha aggiunto il francese.

Scontro frontale

Sono passati alcuni giorni dal GP del Qatar, ma i bollori tra Max Verstappen e George Russell non sembrano essere passati, anzi, hanno coinvolto anche i rispettivi team. Il pilota della Mercedes è ritornato sulle parole dette dall’olandese al termine della penultima gara della stagione.

«Penso sia davvero ironico, quando sabato sera ha detto che avrebbe fatto apposta quanto possibile per schiantarsi contro di me e, cito testualmente, ‘sbattere la mia f*****a testa contro il muro’», ha detto Russell durante la conferenza stampa che apre il weekend di ogni gara il giovedì. Per il britannico il quattro volte iridato ha superato il limite: «Sono anni che le persone vengono bullizzate da Max».

I piloti George Russell e Max Verstappen

Verstappen ha detto di non sentirsi toccato dalle parole del numero 63, e ha buttato ulteriore benzina sul fuoco. Per l’olandese è stato inaccettabile che Russell si fosse recato nella stanza degli steward e che avesse mentito per farlo penalizzare, facendogli di fatto perdere la pole position in suo favore.

«Non mi sarei mai aspettato che qualcuno cercasse di ottenere attivamente una penalità così grave e che mentisse sul motivo per cui stavo facendo quello che stavo facendo. Ѐ un perdente». La sanzione non ha comunque poi impedito a Max di ottenere la sua nona vittoria stagionale.

La lite tra i due piloti ha coinvolto anche i rispettivi team principal, Christian Horner e Toto Wolff. Horner, parlando con i media, ha accusato Russell di aver protestato con i commissari perché preda di una “crisi isterica”. Wolff però non ci sta: «Come si permette di commentare lo stato d’animo del mio pilota?”, non è altro che un «piccolo terrier che ringhia».

Tutto in famiglia

Nella prima sessione di prove libere a fianco di Charles è sceso in pista anche il fratello, il classe 2000 Arthur Leclerc: è la prima volta nella storia della Formula 1 che due fratelli corrono per lo stesso team. Il monegasco, preferito ad Antonio Fuoco, pilota del WEC per Ferrari AF Corse, ha svolto in mattinata un lavoro di raccolta dati.

 

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Nella prima parte della sessione la numero 39 è scesa in pista con dei rastrelli, utilizzati per effettuare dei test aerodinamici in vista della prossima stagione. Nell’ultima mezz’ora ha effettuato anche delle simulazioni da qualifica con il massimo dell’attenzione, per non danneggiare la monoposto che nel pomeriggio è tornata a Carlos Sainz. Il 24enne monegasco tornerà in macchina martedì per effettuare i test della Pirelli sempre sul circuito di Yas Marina.

A cura di Roberto Manella

 

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