ITA-Lufthansa, il via libera dall’UE. Che cosa cambia

­L’UE ha finalmente dato il via libera all’acquisizione di ITA Airways da parte del gruppo Lufthansa. L’accordo è arrivato dopo una serie di frizioni sulle condizioni economiche che però sono state risolte entro il termine del mandato della commissione von der Leyen. Il 30 novembre scorso l’operazione, da un valore complessivo di 829 milioni di euro, è stata approvata in via definitiva anche se, per vedere la luce, si dovrà aspettare almeno fino a gennaio 2025. Ma quali sono i passaggi cruciali che andranno affrontati dal Mef e la compagnia aerea tedesca? E soprattutto, che effetti avrà questo accordo sui passeggeri?

I primi passi dell’alleanza

L’accordo, che è stato descritto dal Gruppo Lufthansa come una «pietra miliare dell’aviazione europea», segna l’inizio di un’alleanza che dà vita al più grande gruppo aereo in Europa. Il ministro dell’economia e finanze Giorgetti si dichiara soddisfatto per questa nuova tappa -di un processo iniziato nel gennaio 2023- e dice «è ora necessario fare l’ultimo miglio». Nel frattempo, la squadra dell’Antitrust guidata da Margrethe Vestager ha valutato gli impegni proposti dal mef e dal gruppo tedesco per la concorrenza deliberando il suo via libera.

Antonino Turicchi di Ita con Giancarlo Giorgetti (Mef) e Carsten Spohr, ceo di Lufthansa
Le condizioni imposte da Bruxelles

Sono tre le compagnie aeree “remedy takers” individuate come idonee dalla Commissione per rimediare ai problemi di concorrenza imposti dall’accordo: EasyJet, AIG (Iberia e British Airways) e Air France-KLM.

Un primo punto riguarda la concorrenza all’aeroporto di Linate. Qui entrerà in gioco l’inglese EasyJet che potrà beneficiare di circa 30 slot (con rispettivi decolli e atterraggi) e che permetterà di basare ben 8 velivoli nel city airport milanese ma anche Roma Fiumicino. Un fattore di garanzia però, dovrà essere quello di coprire alcune rotte intraeuropee in partenza da Fiumicino e Linate per Francoforte, Monaco, Zurigo, Bruxelles e Vienna. Questo potrà essere garantito dall’accordo che EasyJet metterà in campo con la stessa ITA ricevendo alcuni velivoli (e relativo personale) che, la compagnia italiana fornirà in wet-lease per almeno 3 anni. La nuova base che la compagnia britannica potrà aprire a Linate sarà anche utilizzata per consolidare rotte europee preesistenti e aprirne di nuove.

Un’altra questione cruciale riguarda anche il lungo raggio. La commissione UE ha individuato infatti alcune rotte che ITA-Lufthansa dovrà aprire alla concorrenza. Si tratta dei collegamenti fra Fiumicino e Washington, Toronto e San Francisco. Qui interverranno invece il gruppo AIG e AirFrance-KLM che, con scali nei relativi hub, garantiranno la prosecuzione di questi voli per USA e Canada.

Le sinergie commerciali: Star Alliance e il programma Volare

Per allinearsi con il gruppo Lufthansa, la compagnia di bandiera italiana dovrà passare dall’alleanza Skyteam a Star Alliance in un’operazione che durerà all’incirca un anno. Questa transizione porterà a nuove sinergie tra compagnie aeree, accordi di codeshare e traslochi in diversi terminal negli aeroporti con rispettivi cambi di lounge, portando a significativi cambiamenti con impatti diretti nelle abitudini dei viaggiatori italiani. Il programma fedeltà di ITA “Volare” sembrerebbe invece rimanere inizialmente separato da quello del gruppo Miles&More, almeno fino a quando LH non prenderà la maggioranza della compagnia italiana. Infine nel grande network disegnato dal Lufthansa, l’aeroporto di Roma Fiumicino pare sia stato scelto come hub del gruppo per i voli verso America Latina e Africa con un conseguente aumento di flussi verso lo scalo della capitale proveniente dagli altri aeroporti del network e con un’attenzione particolare rafforzamento della navetta Linate-Fiumicino.

A cura di Matteo Carminati

 

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