Coppa Davis, L’Italia rimonta l’Argentina e centra la semifinale

Vittoria col brivido per la spedizione azzurra. L’Italia batte in rimonta l’Argentina. Musetti disfa. Sinner rimedia battendo Baez, e, in coppia con Berrettini, completa l’opera nel doppio decisivo. 2-1 sull’Albiceleste e l’Italia approda in semifinale. Prossimo ostacolo l’Australia di LLeyton Hewitt: la corsa alla seconda insalatiera consecutiva continua.

Musetti rimandato

Lorenzo Musetti mette nei guai l’Italia. Nel primo singolare del quarto di finale di Coppa Davis 2024, il tennista di Carrara perde da Francisco Cerúndolo per 6-4; 6-1. Risultato severissimo. Nonostante il buon inizio con break, perde progressivamente campo e fiducia, soprattutto al servizio. Troppo bassa la percentuale di prime in campo che si ferma al 44%. Ben al di sotto degli standard richiesti per stare al passo con il 26enne di Buenos Aires. In due set il tennista azzurro colleziona 24 errori non forzati, 16 solo nel primo set.

 

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Musetti si vede poi sfuggire il secondo parziale in appena mezz’ora. In 1 h 30’ Cerúndolo firma il vantaggio argentina. 1-0. Molto critico con sé stesso al termine dell’incontro, l’atleta italiano ha detto di sentirsi «in imbarazzo per la prestazione» offerta, sottolineando come nel suo tennis «non ha funzionato nulla. Fossi il capitano, dopo questa partita non mi farei giocare».

Devastante Sinner

Si sprecano ormai i superlativi per le prestazioni di Jannik Sinner. In singolare contro Sebastian Baez va di fretta e archivia la pratica con un netto 6-2; 6-1, 71esima vittoria in singolare nella stagione 2024. Il tennista di Sesto Pusteria viene poi chiamato agli straordinari nel doppio decisivo. Filippo Volandri decide di puntare su di lui in tandem con Matteo Berrettini. Restano in panchina Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Al debutto in coppa Davis, la coppia domina e si impone per 6-4; 7-5 su Máximo González e Andrés Molteni, dando ragione alla scelta del capitano. I due azzurri avevano solo due precedenti assieme, entrambi nell’edizione 2022 dell’ATP Cup, competizione a squadre che precede l’inizio della stagione.

 

Il n. 1 del ranking ATP è in serie aperta di 7 vittorie consecutive tra singolare e doppio in Davis. 13 vittorie su 17 partite lo storico nella competizione. In singolare non concede un set dallo scontro con Novak Djokovic in semifinale l’anno scorso. Numeri spaventosi che mettono ulteriore pressione sull’Australia, prossimo ostacolo dell’Italia in semifinale.

Non mancano i complimenti di Jannik a The Hammer: «Matteo ci è mancato molto. Oggi si è occupato anche di me. Ha giocato a un livello incredibile. Quando serve è una certezza e le volée diventano più semplici. Viviamo per questi momenti, per queste partite con tanta tensione». Per Berrettini la chiave della vittoria è stata l’energia e la serenità messe in campo, la voglia di divertirsi durante la partita.

La firma di Matteo Berrettini

Di lui si può dire molto, ma non che non tenga alla maglia azzurra. L’anno scorso, dopo la delusione del 2022, ha dovuto rinunciare alla fase finale causa infortunio. Eppure, non ha mai fatto mancare il suo apporto dalla panchina con uno sguardo, un pugnetto o un gesto di incoraggiamento. La felicità nel vedere il tennis italiano sul tetto del mondo, smorzata dal suo dover restare a guardare. Dopo la vittoria in doppio infatti, il finalista di Wimbledon 2021 ha commentato così: «Vittoria speciale, l’anno scorso ero felice di essere qui, ma scendere in campo è diverso. Per me è un onore giocare con il numero 1 del mondo». Immancabili poi i complimenti alle ragazze per la vittoria della BJK Cup.

 

 

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Quest’anno, dopo una stagione più che positiva, la convocazione se l’è ampiamente meritata e, ieri, ne ha dato ulteriore prova. Nel successo con l’Argentina c’è molto di Matteo Berrettini, che per la sua nazione non si è mai tirato indietro. Cuore, talento, passione: l’Italia chiama, lui risponde presente. 

La strada per la finale

Sarà l’Australia a sfidare l’Italia per un posto in finale, sabato 23 novembre. Quella contro gli oceanici sarà la rivincita della finale dello scorso anno. Con molta probabilità sarà Matteo Berrettini a scendere in campo contro Thanasi Kokkinakis, uomo chiave nella vittoria dei suoi contro gli USA. Jannik Sinner se la vedrà poi contro Alex De Minaur, a meno di due settimane di distanza dall’ultimo loro incontro alle Atp Finals di Torino. I nostri avversari possono vantare un doppio di assoluto livello, motivo per cui, perdere uno dei due singolari complicherebbe decisamente le cose per la compagine guidata da Filippo Volandri. I campioni uscenti partono favoriti, ma la sfida si preannuncia ostica.

La formazione vincente se la vedrà contro una fra Olanda e Germania, due outsider da tenere in considerazione, ma sulla carta inferiore sia all’Italia che all’Australia. Quella di sabato 23 novembre, si prospetta dunque una sorta di finale anticipata.

 

A cura di

Roberto Manella

Pietro Santini

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