G20: l’Italia frena il Mercosur (e la Francia festeggia)

A Rio de Janeiro si è appena concluso il G20 e tra gli argomenti rimasti sul tavolo c’è l’accordo di libero scambio tra Ue e Mercosur. Nonostante le prime trattative risalgano a venticinque anni fa, anche questa volta il patto commerciale non ha trovato il via libera di tutte le parti. Nel frenare l’accordo è stata determinante la posizione di Giorgia Meloni, la cui chiusura ha ricevuto il plauso della Francia di Macron.

Che cos’è il Mercosur

Con l’acronimo Mercosur, ovvero Mercado Común del Sur, si fa riferimento all’organizzazione internazionale costituta tra Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay nel 1991. L’obiettivo del Mercosur è la creazione di un mercato comune, attuabile attraverso una politica di integrazione economica. Tale scopo ha portato nel 1999 all’apertura di negoziati tra i Paesi membri del Mercosur e quelli dell’Unione europea, chiusi nel 2019, ma mai ratificati.

L’accordo tra i due blocchi si configura come un patto economico-commerciale per creare una delle zone più grandi di libero scambio nel mondo con l’eliminazione delle tariffe doganali su beni agricoli e industriali tra cui carne bovina, zucchero, pollame, macchine e farmaci. L’intesa, quindi, cambierebbe il futuro delle relazioni commerciali transatlantiche, aprendo nuove opportunità per entrambi gli attori internazionali.

Il logo del Mercosur
Un’Europa spaccata

L’accordo era fortemente voluto dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Nelle sue linee generali, il documento finale avrebbe preso le mosse da un testo negoziato già nel 2019, la cui approvazione definitiva non è però mai arrivata. L’opposizione più decisa proviene dalla Francia, a cui si è accodata l’Italia. Inoltre, non mancano posizioni di dissenso nella stessa America Latina, inquieta per un’eventuale invasione dei prodotti industriali europei nei propri mercati.

Le ragioni di questo ostracismo, almeno sul fronte transalpino, si possono ritrovare nelle proteste che gli agricoltori francesi portano avanti da giorni. Dal loro punto di vista, l’arrivo in Europa di prodotti sudamericani rappresenterebbe una forma di concorrenza sleale. Qualora fossero rimossi i dazi, infatti, le aziende agricole dei Paesi del Mercosur, più grandi e meno controllate, avrebbero gioco facile nel soppiantare i prodotti europei.

Agricoltori in protesta in Francia chiedono a Macron di fermare l’accordo con il Mercosur (Fonte: Euronews)

Questa è l’opinione della Francia che, come detto, non è condivisa da tutti a livello europeo. La Germania, per esempio, ha espresso approvazione per questo accordo, convinta di poter trarre un grande profitto dall’esportazione delle automobili. Favorevole anche la Spagna, che conta invece sull’esportazione del vino. Altri Paesi europei, infine, appoggiano l’accordo per la liberalizzazione delle importazioni, nell’ottica di assicurarsi ad un prezzo vantaggioso le materie prime provenienti dal continente sudamericano.

La posizione dell’Italia e lo stop di Meloni

Per chiudere l’accordo è necessaria non solo l’approvazione della Commissione europea, ma anche quella dei Paesi membri. La Francia da sola non ha i mezzi per bloccare la ratifica e qui entra in gioco l’Italia. Il nostro Paese presenta a sua volta una divisione interna su questo tema. Al fianco di agricoltori e allevatori si è schierato Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare. «Così come è impostato, il trattato Ue-Mercosur non è condivisibile», ha dichiarato. Più diplomatico, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che lunedì si era detto favorevole al patto, pur notando che «ci deve essere un accordo e ci sono ancora dei punti su cui non c’è un accordo».

L’ultima parola è stata quella di Giorgia Meloni, che per il momento si è opposta all’intesa. La sua posizione ha immediatamente ricevuto le lodi del presidente francese Emmanuel Macron. Raggiunto dai giornalisti durante una passeggiata con la moglie Brigitte sulla spiaggia di Ipanema, Macron ha raccontato di aver parlato con Meloni al ricevimento serale che ha chiuso la prima giornata del summit. «La premier italiana ha fatto una bella mossa sul Mercosur, davvero», si è complimentato. «È una battaglia comune, siamo soddisfatti». Per l’accordo con il Mercosur tutto rimandato, dunque. E la Francia di Macron potrebbe aver trovato un alleato inatteso.

In collaborazione con Michela De Marchi Giusto

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