Dopo gli scandali che hanno coinvolto le star dei social, a partire dal Pandoro Gate in poi, c’era chi pensava che la fiducia degli utenti del web nei confronti degli influencer e dei creator sarebbe calata. Un’indagine condotta da Ipsos e Stardust su 1500 utenti dei social media ha dimostrato, al contrario, che la credibilità nei confronti delle star dei social è rimasta stabile.
L’indagine
In occasione dell’evento “Influencer Marketing 2024”, organizzato da UPA – Utenti Pubblicità Associati, le società Stardust, prima azienda italiana nata con l’idea di evolvere l’influencer marketing, e Ipsos, leader mondiale nelle ricerche di mercato, hanno presentato un’indagine che esplora l’evoluzione del ruolo e della percezione che gli utenti del web hanno di influencer e creator dopo i recenti scandali che li hanno coinvolti. Dal Pandoro Gate in poi.
I punti fondamentali
La ricerca sottolinea l’importanza della professionalità e della credibilità dei creator ponendo l’accento su quanto questi fattori influenzino il loro successo e i loro risultati nell’influencer marketing.
L’indagine approfondisce, inoltre, l’evoluzione della professione di influencer analizzando le competenze sempre più articolate richieste per rimanere rilevanti in un settore in continua trasformazione. In questo senso, un elemento chiave è la formazione continua che risulta essere fondamentale per i creator che aspirano a distinguersi e a mantenere elevata la qualità del loro lavoro.
Per sette operatori del settore su dieci quest’ultimo punto è considerato utile per prevenire, inoltre, la possibile insorgenza di comportamenti potenzialmente rischiosi e per aumentare la credibilità del pubblico.
Chi segue le star dei social
Il campione di 1500 utenti di social media intervistati è composto da soggetti che hanno un’età compresa tra i 16 e i 65 anni. Vi è poi un sovra-campionamento di 800 interviste sottoposte ad utenti di età compresa tra i 16 e i 28 anni.
Tra i 1500 utenti di social media intervistati il 48% dichiara di seguire influencer e creator, con il 42% di loro che fruisce dei contenuti pubblicati e il 21% che li commenta. La maggior parte degli intervistati è giovane e di sesso femminile, ma sono incluse anche le fasce di età più adulte.
Fiducia o scetticismo?
I recenti casi di cui si sono resi protagonisti creator e influencer, a partire da Chiara Ferragni con il Pandoro Gate, non hanno compromesso la credibilità degli influencer agli occhi dei loro utenti. Secondo il pubblico che segue i creator la società mantiene, delle star dei social, un’opinione positiva o, addirittura, molto positiva (32%). Il 36% degli intervistati ha invece un’opinione neutra mentre il 29% un’opinione negativa.
Anche per l’audience composta da intervistati che dichiarano di non seguire con costanza i creator del web prevale, per il 55%, la percezione di un’opinione generale positiva o neutra.
La maggior parte degli intervistati, il 52%, ritiene che la propria opinione e la propria percezione sugli influencer e sui creator sia rimasta stabile nel tempo. Per il 28% di loro vi è inoltre una tendenza al miglioramento mentre per il 20% un peggioramento.
Perché seguire gli influencer?
Parola d’ordine: intrattenimento. Per il 56% degli intervistati è proprio l’intrattenimento, e la possibilità di poter fruire di contenuti che li divertano, ciò che li spinge a seguire i creator. Vi sono anche altri aspetti che ricoprono un ruolo importante. Il 40% dell’audience è attratto da chi è in grado di trattare in maniera semplice argomenti di interesse, il 38% è interessato a consigli per gli acquisti e il 36% a chi fornisce aggiornamenti su trend e novità. Altri fattori rilevanti sono la capacità dei creator di parlare di situazioni di vita comune, 33%, e di essere un punto di riferimento per le passioni del pubblico, 30%.