La Siam S.r.l. – Società Incremento Alberghiero Milano – costruirà un nuovo hotel di lusso con vista sulla Madonnina. Affacciato sul lato sud di piazza del Duomo, realizzato nel 1875 come parte del complesso della Galleria Vittorio Emanuele II, il Palazzo dei Portici Meridionali ospiterà un albergo a cinque stelle. Siam pagherà 4 milioni e 55mila euro all’anno per i prossimi 36 anni, per un totale di 144 milioni di euro che saranno versati al Comune di Milano. Oggi, l’edificio ospita alcuni uffici pubblici e, per anni, è stato sede di un negozio Mondadori.
Dal bando pubblico all’assegnazione dell’appalto
L’amministrazione aveva indetto un bando a gennaio 2024 e la società si contendeva l’appalto con Bulgarella, gruppo attivo nel settore alberghiero nazionale. A marzo, però, l’azienda è stata esclusa dalla gara a causa di alcune irregolarità nella presentazione della proposta. Di conseguenza, Siam si è potuta aggiudicare la concessione alla cifra più bassa possibile, pari alla base d’asta di 4 milioni di euro. Un prezzo conveniente, soprattutto se si considera che l’edificio storico ha una superficie di 8.800 metri quadri. Con un rapido calcolo, si scopre che il canone mensile al metro quadro è di soli 42 euro. Un costo che potrebbe apparire irrisorio data la posizione centrale del palazzo.
L’hotel si chiamerà The Cathedral – Duomo Hotel Milano e si estenderà su otto piani: dal -2 al sesto. «Si prevede di restituire al loro massimo sfarzo tutti gli elementi architettonici presenti – si legge nell’offerta tecnica del progetto – mantenendo e ripristinando le facciate e attuando una demolizione interna selettiva per contenere il programma ricettivo della struttura alberghiera inserita al suo interno».
Essendo di proprietà del Comune, tutte le modifiche di riqualificazione dovranno prima passare al vaglio della Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Nonostante la destinazione d’uso principale, quella alberghiera, Siam potrà realizzare anche bar, ristoranti, palestre, sale eventi, spa e centri benessere. Sarà a suo carico anche la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intero complesso.
Chi c’è dietro Siam
Ma Siam è in grado di sostenere un investimento di questa portata? Andando ad approfondire, si scopre che nel 2022 l’azienda ha fatturato poco più di 4 milioni di euro, a fronte di un milione e 150mila euro di utili. La società è già proprietaria di un altro albergo milanese, il Just Hotel, in cui al 2024 lavorano 28 dipendenti. Uno sviluppo economico sano, ma insufficiente ad affrontare l’investimento richiesto dall’amministrazione comunale.
La matassa si sgarbuglia considerando che Siam è posseduta al 100% da Invest Hospitality S.P.A., holding a cui fanno capo venti società, ciascuna delle quali gestisce un hotel nella città di Milano. Tra questi spiccano l’Hotel degli Arcimboldi, nel quartiere Bicocca, e il Glam Hotel Milano, davanti alla Stazione Centrale. Al momento, Invest Hospitality è in piena espansione nel capoluogo lombardo, con dieci progetti in cantiere che termineranno entro il 2025. A questi si aggiunge il The Cathedral di Siam, che avrà 107 camere di sei tipologie diverse.
La holding ha le dimensioni finanziarie per poter sostenere la ristrutturazione del Palazzo dei Portici Meridionali. Nel 2022, il patrimonio netto ammontava a 57 milioni di euro, con utili netti per quasi 10 milioni. La società è amministrata da due personalità note nel settore turistico: il presidente Vittorio Manzini e Alberto Dal Zilio, fondatori ed ex proprietari, insieme a Mario Manzini, dell’agenzia viaggi Bluvacanze. Dopo alcune vicende societarie travagliate, la catena è passata in mano alla famiglia Aponte, entrando a far parte del conglomerato MSC.
Patrimonio immobiliare: una risorsa da valorizzare
La riqualificazione del Palazzo dei Portici Meridionali rientra in un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio immobiliare meneghino. Un piano di «innovazione e trasformazione» che possa «accrescerne il prestigio e rispondere all’interesse pubblico», ha affermato l’Assessore comunale al Demanio e al Bilancio Emmanuel Conte, che si è sbilanciato sul futuro del capoluogo lombardo. «Milano è una città che diventa sempre più internazionale e attrattiva sia per il turismo sia per progetti di investimento di medio e lungo termine».
Soddisfatta anche Siam, che sul Corriere della Sera ha si dice consapevole della «responsabilità nei confronti dei milanesi e del Comune. Per il futuro saranno profuse tutte le energie e le risorse necessarie per restituire all’immobile il massimo dello splendore nel rispetto della storicità, del valore architettonico e della prestigiosa collocazione del sito».
Non solo il Palazzo dei Portici Meridionali
Un destino simile potrebbe toccare anche alla Galleria Ciro Fontana, a pochi passi da piazza del Duomo, tra via San Raffaele e via Santa Radegonda. Sede di alcuni uffici comunali, la struttura conta 2mila metri quadri, tre piani sotterranei e sei piani con vista su Vittorio Emanuele II. A marzo di quest’anno, dopo un’asta senza offerenti, un operatore anonimo ha manifestato interesse per l’edificio. Il progetto prevederebbe la realizzazione di un altro hotel a cinque stelle.
Fino a quel momento, però, la destinazione d’uso della Galleria Fontana era di tipo commerciale, destinata a uno shopping mall di lusso. A giugno 2024, una delibera ha cambiato la destinazione d’uso rendendola idonea a ospitare un hotel. Il Comune di Milano ha quindi aperto un bando per una struttura interamente alberghiera. L’operatore anonimo interessato all’immobile ha chiesto di allungare a 36 anni il contratto di concessione e di fissare il canone annuo a 1 milione e 150mila euro. In cambio, ha offerto un investimento di 6 milioni e 280mila euro per riqualificare e ristrutturare l’edificio.
La piazza del Duomo e le zone limitrofe, insomma, si sono rivelate una gallina dalle uova d’oro per le casse comunali. Dai 10 milioni di euro di rendimento dell’amministrazione Letizia Moratti si è passati ai 37 di Giuliano Pisapia, arrivando ai 54 del primo mandato di Beppe Sala e ai quasi 68 del suo secondo incarico.