L’arrivo di Chico Forti all’aeroporto di Pratica di Mare a bordo del Falcon 2000 dell’Aeronautica Militare, e l’accoglienza della premier Giorgia Meloni, hanno infiammato parte dell’opinione pubblica italiana che ha ritenuto non necessaria, ma anzi esagerata, la presenza della premier in aeroporto. Alcuni giornali, a conferma di questo fatto, hanno scritto: “Meloni svilisce lo Stato: onori alle vittime, non ai condannati”.
Il commento di Cafiero de Raho
L’ex magistrato e deputato del M5s, Cafiero de Raho, ha esposto pensieri molto decisi in merito alla vicenda. In un’intervista a il Fatto Quotidiano, de Raho, ha detto: «Credo che la presidente del Consiglio sia venuta meno alla propria immagine istituzionale».
L’ex magistrato ha continuato: «In passato ci sono stati presidenti del Consiglio che si sono recati in aeroporto, ma non per ricevere un condannato da un’autorità straniera, ma vittime di sequestri all’estero, rientrate con aerei di Stato».
Il deputato del M5s ha poi sottolineato come sia di fondamentale importanza che un detenuto italiano possa rientrare nel nostro Paese per eseguire la sua pena ma, ha detto de Raho, «Non trovandoci di fronte a una vittima, l’accoglienza in aeroporto da parte della presidente del Consiglio non si giustifica».
«Vorrei sottolineare che in passato non è mai avvenuto che un detenuto venisse accolto dal presidente del Consiglio, è una novità nel panorama politico italiano» ha concluso de Raho.
Il cambio di passo del Fatto Quotidiano
Nel 2020 il Fatto Quotidiano parlava di Chico Forti descrivendolo come un “ex produttore televisivo detenuto da 20 anni”. Al tempo in carica c’era il governo presieduto dal segretario del M5S, Giuseppe Conte che, con Luigi Di Maio, aveva annunciato l’imminente ritorno a casa del velista trentino. Il quotidiano descriveva Forti come “un uomo che si è sempre dichiarato innocente”.
Il sentiment del Fatto Quotidiano nei confronti di Chico Forti è oggi radicalmente cambiato e a dimostrazione vi è la copertina di domenica 19 maggio che titolava “Benvenuto assassino” e descriveva l’uomo come “uno spietato criminale”.
Sembra quindi che il “caso Chico Forti”, per il Fatto Quotidiano, sia passato dall’essere un caso giuridico, nel momento in cui in carica c’era un governo di centrosinistra, all’essere un caso fortemente politicizzato ora che al governo vi è il centrodestra.
La polemica sull’intervista Rai
L’intervista, a Chico Forti, firmata Rai ha scatenato diverse polemiche perché è stata interpretata come uno spot elettorale, e non come un semplice servizio giornalistico.
La scelta della redazione del Tg1 di trasmettere l’intervista è stata percepita come una conferma a quello che, di questi tempi, è il pensiero di molti: “la Rai è la cassa di risonanza della maggioranza di governo attualmente in carica”, come hanno lamentato in tanti, giornalisti Rai compresi.
I commenti social
Anche sui social sono stati moltissimi i commenti di sdegno causati dall’accoglienza “istituzionale” ricevuta da Chico Forti.
Tra tutti è spiccato quello della scrittrice Selvaggia Lucarelli che, su X, ha scritto: «A Cutro no, ma ad accogliere un assassino che ha ucciso con spietatezza un uomo e che tra l’altro torna in Italia per andare comunque in carcere, sì».
A Cutro no, ma ad accogliere un assassino che ha ucciso con spietatezza un uomo e che tra l’altro torna in Italia per andare comunque in carcere, sí. pic.twitter.com/OhcDyQLzhF
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) May 18, 2024