Attentato in Francia, ucciso uomo che voleva dare fuoco alla Sinagoga di Rouen

La mattina del 17 maggio,  un uomo ha lanciato una molotov contro la Sinagoga della città di Rouen, in Francia, e ha tentato di pugnalare un agente di polizia. Le autorità sono intervenute immediatamente e il terrorista è stato neutralizzato. L’annuncio è stato dato da Gerald Darmanin, ministro degli Interni francese.

Le dinamiche

Secondo i testimoni, l’attentatore sarebbe salito su un cassonetto e da lì arrivato al primo piano della sinagoga, da dove avrebbe lanciato un oggetto incendiario, una specie di molotov, all’interno del luogo di culto. Allertata dalle segnalazioni, la polizia francese è arrivata sul posto e ha ingaggiato uno scontro con il terrorista. L’uomo ha minacciato gli agenti con un coltello e una spranga di metallo, per poi passare all’azione e cercare di accoltellare uno dei poliziotti che ha reagito sparando e uccidendolo.

Non sono ancora state fornite informazione sull’identità dell’attentatore e neanche i possibili moventi. Si tratta, comunque, dell’ennesimo episodio di violenza antisemita nei confronti della comunità ebraica francese dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Stelle di Davide dipinte su case e negozi, manifesti, aggressioni fisiche sono solo alcuni esempi degli scontri in quello che è il Paese dell’Europa occidentale in cui convivono le più grandi comunità ebraica e musulmana.


La procura nazionale antiterrorismo, contattata da Le Monde, ha precisato che è in corso una “valutazione”, come richiesto da prassi in questi casi. Il pubblico ministero di Rouen, Frederic Teillet, invece, ha annunciato che sono state aperte due indagini distinte. La prima «sull’incendio doloso di un luogo di culto e sulla violenza intenzionale contro persone che detengono pubblici poteri», assegnata alla Direzione Generale della Polizia Nazionale. La seconda, invece, «sulle circostanza della morte dell’individuo», assegnata all’Ispettorato Generale della Polizia Nazionale.

L’attacco dell’Isis nel 2016

Quello del 17 maggio, non è, però, il primo attentato che il capoluogo della Normandia si trova a dover affrontare. Nel 2016,  la città era stata il teatro di un attacco in una chiesa nel paese di Saint Etienne du Rouvray, nell’agglomerato cittadino di Rouen.

Due militanti dello Stato Islamico, armati di coltelli e due bombe finte, presero in ostaggio cinque persone in una chiesa. L’attentato di concluse con la morte di un parroco di 86 anni, sgozzato dai due terroristi. E il ferimento di 4 persone, tre fedeli e una suora, e il ferimento grave di un altro uomo di 80 anni.

Anche in questo caso le forze di polizia neutralizzarono gli assalitori. Si trattava di due cittadini francesi, di cui uno già noto alle autorità con l’accusa di voler partire come foreign fighter in Siria. Il 2016 è stato, infatti, uno degli anni apicali del fenomeno dei militanti europei che cercavano di andare in Siria per essere addestrati dallo Stato Islamico.

 

Ettore Saladini

Laureato in Relazioni Internazionali e Sicurezza alla LUISS di Roma con un semestre in Israele alla Reichman University (Tel Aviv). Mi interesso di politica internazionale, terrorismo, politica interna e cultura. Nel mio Gotha ci sono gli Strokes, Calcutta, Martin Eden, Conrad, Moshe Dayan, Jung e Wes Anderson.

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