Martedì 7 maggio è iniziata la 68esima edizione dell’Eurovision Song Contest. La più importante kermesse musicale d’Europa quest’anno ha luogo a Malmö, in Svezia. Ieri sera è andata in scena la prima semifinale, che ha visto l’eliminazione di 5 dei 15 cantanti in gara. La prossima semifinale avrà luogo giovedì, con l’esibizione di altri 16 artisti. A concorrere per l’Italia c’è la giovanissima vincitrice del Festival di Sanremo, Angelina Mango.
La gara
La Svezia ospita il concorso canoro per la settima volta, quest’anno a Malmö, già sede nel 1992 e nel 2013. Come da regolamento, il Paese ospitante è quello che ha vinto l’edizione precedente. In questo caso a trionfare nel 2023 fu Loreen con Tattoo. La cantante, svedese di origini berbere, è una dei due soli artisti ad avere vinto l’Eurovision Song Contest due volte. La prima volta fu nel 2012, con il brano Euphoria, che proprio ieri sera è stato eseguito dall’irlandese Johnny Logan. Quest’ultimo non è stato invitato per caso: con Loreen condivide il primato di duplice vincitore del festival, nel suo caso nel 1980 e nel 1987.
Quella di martedì, come è ormai consueto, è stata la prima delle tre serate che compongono la gara. Si è infatti consolidata negli ultimi la tradizione per cui le serate di martedì e giovedì sono dedicate alle semifinali, mentre la finale è fissata per sabato. Selezionati tra i Paesi membri dell’Unione europea di radiodiffusione (UER), i partecipanti al festival quest’anno sono 37. Fra questi, 31 Paesi sono ufficialmente in gara già dalle semifinali, mentre altri 5 “Big”, cui va aggiunto il Paese ospitante, prendono parte alla competizione direttamente in finale. Questi 6 Paesi, fra i quali anche l’Italia, nel corso delle prime due serate si esibiscono senza essere votati, a differenza degli altri, che già sono sottoposti a un’eliminatoria. Nella serata di ieri, la prima delle due semifinali, a incorrere nell’eliminazione del primo turno sono stati Polonia, Islanda, Moldavia, Azerbaigian e Australia.
Il caso australiano
Nessun refuso qui: dal 2015 l’Australia ha preso parte più volte all’Eurovision Song Contest, pur essendo ben lontana dal continente europeo. Il motivo è presto detto. Da oltre quarant’anni, l’Australia è uno dei Paesi nei quali l’Eurovision viene trasmesso, con grande successo di pubblico, che dal 2000 ha anche potuto votare. In virtù di questa diffusione, la terra dei canguri risulta membro associato dell’UER e questo le dà il diritto di partecipare alla competizione. L’unica eccezione quindi, qualora vincesse, è che non potrebbe ospitare, per ragioni logistiche e di fuso orario, un’edizione del festival sul proprio suolo e sarebbe “tenuta” ad appoggiarsi a un altro Paese per l’organizzazione. Un caso limite che, come detto, quest’anno non si verificherà, dal momento che l’Australia è uscita anzitempo dalla gara.
Le chances per l’Italia
Per quanto riguarda l’Italia, il criterio di selezione per partecipare all’Eurovision Song Contest è sempre lo stesso. Sale sul palco internazionale il vincitore del Festival di Sanremo. Quest’anno a trionfare all’Ariston è stata Angelina Mango, con il brano La noia. La cantante, figlia del defunto Pino Mango, si esibirà per la prima volta nella serata di domani, 9 maggio. Essendo questa sua performance fuori gara, in quanto rappresentante di uno dei Paesi già qualificati, la vera sfida per lei si giocherà tutta nella finale di sabato 11 maggio.
Ad oggi i bookmaker danno l’Italia tra le favorite per la vittoria finale. Meglio dello stivale sono quotate solo la Croazia, in gara con Baby Lasagna e la sua orecchiabilissima Rim Tim Tagi Dim; la Svizzera, rappresentata dal cantante-rapper Nemo con un brano sulla sua identità non binaria; e l’Ucraina, in cerca della quarta vittoria della sua storia. Una concorrenza senz’altro agguerrita, ma restano alte le aspettative sulla talentuosa cantante lucana.
Curiosità e controversie della prima serata
Alla prima serata, andata in onda ieri sera, sono già seguite le prime polemiche. A tenere banco una questione politica. Uno degli ospiti, il cantante svedese Erik Saade, il cui padre è palestinese, ha cantato in avvio di serata indossando al polso una kefiah, il copricapo tradizionale della cultura araba, spesso usato come un simbolo delle proteste anti-israeliane. Gli organizzatori non hanno apprezzato il gesto, ritenuto in contrasto con la natura apolitica dell’evento. Non sono previste sanzioni nei confronti di Saade, che non è tra gli artisti in gara. Il produttore esecutivo Ebba Adielsson ha però rilasciato dichiarazioni di disapprovazione: «Eric Saade è ben consapevole delle regole che si applicano quando si sale sul palco dell’Eurovision Song Contest. Pensiamo che sia triste che usi la sua partecipazione in questo modo».
Al netto delle opinioni politiche, a far parlare del festival ci hanno pensato alcune esibizioni in modo particolare. Tra le più discusse c’è sicuramente l’Irlanda. La cantante Bambie Thug ha allestito la sua performance come un rito pagano, dall’atmosfera satanica. Il risultato – decisamente horror – nel bene o nel male è tra i più memorabili della serata. Stesso commento, seppur con un tono completamente diverso, si potrebbe fare per la Finlandia: il duetto di Windows95man e Henri Piispanen è un’esibizione ironica e carnevalesca. Per tutta la durata del brano, Windows95man gioca con la telecamera fingendo di essere nudo (in realtà indossa un perizoma color carne) e soltanto alla fine indossa degli shorts di jeans che gli vengono calati dal soffitto. Scherza con la sessualità anche il cantante inglese Olly Alexander, che inscena la sua esibizione in una palestra post-apocalittica e sceglie di accompagnarla con una coreografia omoerotica.
Le edizioni vinte dall’Italia
L’Italia partecipa all’Eurovision sin dalla prima edizione, risalente al 1956. Nella storia del concorso il Belpaese ha conseguito tre vittorie. La prima a Copenaghen, nel lontano 1964, con Gigliola Cinquetti che cantava Non ho l’età (per amarti). Il secondo vincitore fu Totò Cutugno con Insieme: 1992, vincitore dell’edizione di Zagabria (all’epoca ancora Jugoslavia) nel 1990. Più di trent’anni dopo è arrivato l’ultimo trionfo, quando i Maneskin, nel 2021, hanno raggiunto il tetto d’Europa con il rock di Zitti e buoni.
Con solo tre vittorie in 48 partecipazioni, la statistica per un altro successo non è certo dalla nostra parte. Però la giovane Angelina Mango ha dimostrato di saper ribaltare i pronostici e a soli 23 anni ha già ottenuto numeri importanti. Quando la cantante era ad Amici, Cristiano Malgioglio, stregato dalle sue doti, le augurò proprio di vincere l’Eurovision. E chissà che davvero “la cumbia della noia”, che noiosa proprio non è, non riesca a convincere il pubblico europeo come ha fatto con quello italiano.
cristiano malgioglio se lo sentiva già (ascoltate anche cosa dice maria) #Sanremo2024 #AngelinaMango pic.twitter.com/nGPrj6Xghc
— 𝗲𝗹𝗲|| la panettiera 🥖 (@imonlyele_) February 11, 2024