La notte scorsa Taylor Swift si è presentata ai fan come una poetessa tormentata con il suo nuovo album “The tortured poets department”. Talmente tormentata da far uscire non solo un disco ma due, per un totale di 31 tracce.
«Ho scritto così tante poesie tormentate negli ultimi due anni e volevo condividerle tutte con voi, quindi ecco la seconda puntata dell’album: The anthology. 15 canzoni extra. E ora la storia non è più mia… è tutta vostra», scrive l’artista sui social.
Il doppio disco è inoltre accompagnato da Fortnight, il primo singolo del progetto discografico, realizzato in collaborazione con Post Malone, il cui videoclip sarà visibile da sabato 20 aprile.
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Il tema dell’album
A poche ore dalla pubblicazione, l’undicesimo album dell’artista è subito salito in tendenza diventando uno dei topic più caldi sui social. I primi commenti dei fan evidenziano il tono cupo e intimo dei brani che corrisponde alle aspettative suggerite dal nome dell’album.
L’artista lavorava a questo disco da ormai due anni e descrive il suo progetto come «un’antologia di nuove canzoni che riflettono eventi, opinioni e sentimenti di un momento fugace e fatalista, sensazionale e doloroso in egual misura. Questo periodo della vita dell’autore è ormai concluso, il capitolo è stato chiuso. Non c’è nulla da vendicare, non ci sono conti da regolare una volta che le ferite si sono rimarginate. E, riflettendoci meglio, un buon numero di esse si sono rivelate autoinflitte. Chi scrive è fermamente convinto che le nostre lacrime diventino sacre sotto forma di inchiostro su una pagina. Una volta che abbiamo raccontato la nostra storia più triste, possiamo liberarcene», spiega Taylor.
L’epoca d’oro di Taylor Swift
Un disco che viene accolto con estremo fervore dai fan e che arriva nel periodo d’oro della cantante. Taylor Swift è infatti la prima artista a vincere per quattro volte il Grammy Award per l’album dell’anno con Fearless (2010), 1989 (2016), Folklore (2021) e Midnights (2024), seguita da Frank Sinatra, Stevie Wonder e Paul Simon che ne hanno vinti rispettivamente tre.
Il suo è un successo che si registra anche dai proventi degli ultimi anni. Gran parte della sua discografia è stata nuovamente registrata in Taylor’s version per problemi di diritti avuti con il suo primo discografico. Gli album 1989, Red, Fearless e Speak now hanno infatti ora la loro “versione di Taylor” che porterà introiti solo alla cantante stessa e non più al suo primo produttore discografico.
Grazie a queste ripubblicazioni e al famoso Eras Tour, il concerto della durata di tre ore con cui ha girato il mondo, che mette in scena canzoni da ogni “era” discografica dell’artista, Taylor è recentemente entrata nella classifica dei miliardari di Forbes. Nell’ultimo anno il patrimonio della cantante ha infatti raggiunto 1,1 miliardi di dollari. Un traguardo notevole, dato che è la prima musicista ad essere entrata in classifica solo grazie alla propria produzione musicale e alle vendite dei biglietti dei concerti.