Il fronte del Mar Rosso contro gli Houthi non dà cenno di placarsi. Nelle ultime ore di lunedì 11 marzo una serie di raid aerei statunitensi e inglesi avrebbero colpito numerose cittadine portuali in Yemen. Il bilancio – provvisorio – degli attacchi è di almeno 11 morti e 14 feriti. Queste le cifre comunicate dal portavoce del governo internazionalmente riconosciuto di Rashad al-Alimi.
A tappeto sul mare
Si tratterebbe di bombardamenti di difesa. Almeno così specifica in una nota ufficiale il Comando Centrale per il Medio Oriente. Secondo il Centcom, nelle ultime ore i ribelli Houthi «avrebbero sparato due missili balistici verso il mercantile Pinocchio, nave di proprietà di una società singaporiana e battente bandiera liberiana». La nave non ha riportato alcun danno.
March 11 Red Sea Update
Between 8:50 a.m. and 12:50 p.m. (Sanaa time) on March 11, Iranian-backed Houthi terrorists fired two anti-ship ballistic missiles from Houthi-controlled areas of into the Red Sea toward merchant vessel Pinocchio, a Singaporean-owned, Liberian-flagged… pic.twitter.com/NmXtLSsswT
— U.S. Central Command (@CENTCOM) March 12, 2024
La totale incolumità dell’imbarcazione e degli uomini a bordo non ha evitato la reazione di Stati Uniti e Gran Bretagna. Dalla Florida (il Centcom ha sede a Tampa) si parla di sei attacchi «di autodifesa» che avrebbero distrutto un battello subacqueo senza equipaggio. E della distruzione di 18 missili antinave che rappresentavano «una minaccia concreta e imminente» per i mercantili e per la Marina americana. Di presunti attacchi aerei neanche il cenno.
La posizione degli Houthi
Dallo Yemen la versione è ovviamente diversa. A partire dalla Pinocchio, che viene definita US Pinocchio e dunque associata alla bandiera a stelle e strisce. Ma soprattutto la denuncia di raid da parte delle forze d’aria anglo-americane sulle coste dello Yemen Occidentale. E che avrebbero colpito – tra le altre – anche Al Hudaydah, la principale città portuale, e il porto di Ras Issa. Per Al Masirah, la principale tv locale sotto il controllo degli Houthi, gli attacchi sarebbero stati 17.
Un’azione dura e decisa, quella della USAF e della RAF, che si incastra in un continuo crescendo di instabilità e violenza. Solo una settimana fa, il 5 marzo, sono state registrate le prime vittime civili del conflitto. Si trattava di tre marinai dell’imbarcazione MV True Confidence assalita dai ribelli nel Mar Rosso. E la situazione peggiora di giorno in giorno. Gli Houthi hanno già fatto sapere tramite il loro portavoce militare Yahya Sarea che intensificheranno gli attacchi in corrispondenza del Ramadan, il mese santo islamico iniziato domenica 10 marzo. E mentre i primi morti iniziano a sommarsi, l’economia mondiale è ancora appesa a un filo. Sempre più sottile.