betovistr.com palacebet1.com elipsbetr.com masterbet trwin casino betandyou34.com vbett34.com beinwonx.com tlcasino kalebet34.net

Nuovi attacchi hacker filorussi in Italia: presi di mira trasporti e banche

Lunedì 17 febbraio c’è stato un attacco informatico rivendicato dal gruppo di hacker filorussi NoName057(16), che ha colpito alcuni siti web italiani nel settore dei trasporti (tra cui gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa, i porti di Taranto e Trieste) e dei servizi finanziari (come Intesa San Paolo). Stando alle informazioni disponibili, gli hacker avrebbero detto che l’attacco è legato al discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definito «russofobo».

L’offensiva informatica

La strategia adottata dai NoName057(16) è quella degli attacchi DDos (distributed denial of service), vale a dire la pratica di congestionare i siti con tanti accessi mandandoli in tilt. Nato nel marzo 2022, all’indomani dell’invasione dell’Ucraina, NoName è uno dei tanti gruppi della galassia hacker russa, i quali conducono una campagna contro Kiev e i paesi che hanno finanziato la sua difesa militare.

Non si tratta del primo episodio del genere: già l’11 gennaio, il giorno successivo alla visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Roma, i NoName057(16) hanno preso di mira alcuni siti, tra cui quelli del Ministero degli Esteri, dei carabinieri, della marina e dell’aeronautica.

In entrambi i casi, però, i sensori dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno avvisato per tempo i target dell’offensiva, che ha avuto scarsi effetti. Secondo l’opinione di esperti, si è trattato di azioni dimostrative e di propaganda, i cui effetti su servizi e attività dei domini risulterebbero quindi limitati.

Il discorso di Mattarella

Su Telegram e X, dove ha rivendicato l’attacco rivolto all’Italia, il gruppo NoName057(16) ha dichiarato che si è trattato di una ritorsione per le parole del «russofobo» Presidente della Repubblica Mattarella che ha paragonato la Russia di Putin al Terzo Reich.

Gli hacker, nel rivendicare l’azione, avevano accusato l’Italia di «pompare il regime terroristico neonazista di Kiev con armi mortali». Avevano poi aggiunto che «gli italiani nel 1941 fornirono a Hitler il Corpo di spedizione per l’aggressione congiunta contro l’Urss».

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

No Comments Yet

Leave a Reply