“Crea ciò che vedi. Crea ciò che senti. Crea ciò che non hai mai visto. Semplicemente, crea!”. Questo è sempre stato il mantra dello scultore statunitense Nathan Sawaya, ciò che vuole esprimere attraverso la mostra “The Art Of The Brick”, allestita a Milano fino al 29 gennaio 2017. Nathan plasma le sue sculture utilizzando una materia prima facile da reperire: migliaia di mattoncini Lego. L’artista, laureato in legge all’università di New York, ha intrapreso la carriera di avvocato per poi lasciarla con un sogno in testa: dare sfogo alla creatività. Lo spiega nel video proiettato all’ingresso: “Facendo l’avvocato mi sono reso conto molto presto di quanto mi trovassi molto più a mio agio seduto per terra a creare”.
Dopo la prima tappa italiana a Roma, l’esposizione milanese conta oltre 100 opere d’arte (alcune inedite) su una superficie di 1600 mq. Nel primo padiglione si vedono le sculture più piccole: un uomo composto da mattoncini blu seduto su una poltrona a pensare, un mappamondo, la cartina dell’Italia alla parete. E poi la prima sorpresa: “Yellow”. Una delle opere più famose che raffigura un uomo dal cui petto sgorgano centinaia di mattoncini, come se l’arte fuoriuscisse dalle viscere. Il secondo padiglione Nathan lo riserva alle grandi opere dell’uomo in campo artistico e architettonico. Si va dalla riproduzione del Partenone, alla sfinge di Giza passando per il David di Michelangelo. E poi la Gioconda, il Cielo Stellato di Van Gogh, il Bacio di Klimt, l’Urlo di Munch. Quello che sorprende è lo schema seguito nell’assemblaggio per ricreare la giusta tonalità di colore, affinché l’opera sia il più possibile fedele all’originale. Più avanti la parte introspettiva, fatta di rappresentazione dei sentimenti e di scene quotidiane. Tra cui si trova l’amore, rappresentato da un uomo e una donna che si baciano, e la scultura di una persona che si è staccata il volto dal corpo: l’intento dell’autore è quello di rappresentare le diverse maschere che si indossano nella vita.  Alla fine del viaggio, uno stupore che coinvolge grandi e piccoli. Un gigantesco scheletro di T-Rex fatto di oltre 80.000 pezzi. La CNN ha classificato “Art of The Brick” nella top 10 delle mostre da non perdere. Con ragione.  Si trova in via Procaccini, 4 alla “Fabbrica del Vapore”. Il biglietto costa 16 euro, con riduzione per over 65 e studenti (14) e bambini fino ai 13 anni (12). Accesso gratuito fino a 4 anni.

Federico Spagna e Marcello Astorri