Non passa al Consiglio dei ministri l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione a elementari, medie e primi due anni di superiori. Il Governo non ha seguito tutta la linea del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e sposa un parte quella di Valeria Fedeli, responsabile del Miur. L’obbligatorietà ci sarà ma soltanto per asili nido e scuole materne, cioè per i bambini da 0 a 6 anni. Per le scuole dell’obbligo, invece, la mancata vaccinazione porterà a una sanzione pecuniaria nei confronti dei genitori, come chiesto da Fedeli e criticato da più parti nel mondo della sanità (ad esempio dalle società scientifiche.
“Si tratta di un decreto – ha detto Gentiloni – perché si è constatato che la mancanza di misure appropriate nel corso degli anni e il diffondersi negli ultimi mesi di teorie anti scientiche che ha portato abbassamento protezione. No siamo in uno stato di emergenza ma preoccupazione alla quale vogliamo rispondere. Decreto anche perché negli ultimi mesi diverse prese di posizione di diverse regioni su questo punto, sentiamo dovere e esigenza di dare indirizzi generali“.
La ministra alla Salute Beatrice Lorenzin ha aggiunto che “le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale di salute pubblica” e ha elencato i problemi legati al calo delle coperture che si sta registrando in questi anni. “Vogliamo aumentare le coperture vaccinali. L’azione più forte si fa sui bambini piccoli e poi più avanti nel percorso scolastico andiamo a controllare le coperture, e pensiamo a misure stringenti nei confronti della famiglia“. Lorenzin ha così spiegato come funzioneranno le sanzioni. “All’iscrizione presso qualunque istituto, cioè da 0 a 16 anni, bisognerà presentare il libretto vaccinale. Se non è in regola con le vaccinazioni o si è in lista di attesa, la scuola deve riferire all’Asl, questa chiama la famiglia, gli dà un tot di giorni per vaccinare. Se questo non avviene, scatterà una sanzione molto elevata. Che per chi non è in regola si ripeterà ogni anno“