Torino, nessuna speranza per la donna travolta dalla calca in piazza San Carlo

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A distanza di 12 giorni dall’onda di panico che ha causato mille e 500 feriti in piazza San Carlo, la sera della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, Torino si prepara a piangere una vittima. Si tratta di Erika Polietti, la donna di 38 anni, rimasta schiacciata durante il fuggi fuggi. Gli esami effettuati oggi dai medici dell’ospedale San Giovanni Bosco hanno accertato “un gravissimo danno cerebrale e una prognosi pessima. Pertanto purtroppo ci si aspetta il decesso della paziente in un brevissimo periodo temporale, al momento non quantificabile” dice una nota dell’ospedale.

La donna, originaria di Beura Cardezza, un paese al confine con la Svizzera, a pochi chilometri da Domodossola, in provincia di Verbania, era stata vittima di un infarto da schiacciamento nel corso degli incidenti provocati dalla calca, in preda al panico. Le sue condizioni erano apparse gravissime sin dai primi minuti successivi ai soccorsi. Erika si trovava in piazza San Carlo per seguire la partita con il suo compagno, tifoso della Juventuas. Anche l’uomo aveva riportato lievi ferite. Il sindaco della città, Chiara Appendino, è tornata anche questa mattina, come avvenuto ogni giorno dal 4 giugno, a far visita alla donna, intrattenendosi con i familiari e il personale medico.

Il caos si era verificato sul punteggio di 3-1 per il Real Madrid, per uno scoppio che aveva generato il panico, al quale era seguito il crollo di una ringhiera: i tentativi di fuga della gente presente in piazza in circa 30 mila unità, con tantissimi tifosi che avevano cercato di dirigersi verso i portici della piazza, provocando incidenti e ferimenti. Ad aggravare la situazione era stato il movimento della folla impaurita e dalla psicosi da attentato terroristico.

All’indomani della partita, erano risultati otto i feriti più gravi, giunti negli ospedali in codice rosso. La procura del capoluogo piemontese ha avviato un’indagine per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità di quanto avvenuto. Intanto Torino si prepara a piangere Erika, vittima di una serata all’insegna dello sport, trasformata in tragedia.

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