Stazione centrale, due militari e un poliziotto accoltellati

aggressione

Doveva essere un normale controllo di routine. Invece, è finito con due militari dell’esercito e un agente di polizia feriti a coltellate da un cittadino marocchino. È successo poco dopo le 20 di ieri sera, giovedì 18 maggio 2017, alla Stazione Centrale di Milano. L’uomo ha sferrato il coltello dopo chi gli era stato chiesto di mostrare i documenti. Una volta fermato, gli agenti hanno scoperto che addosso aveva anche un altro coltello e che era già stato arrestato in passato per droga.

Le condizioni dell’agente e dei militari non sono preoccupanti, sono stati accompagnati all’ospedale: l’agente semplice, 35 anni, è stato accompagnato al Fatebenefratelli con un taglio al braccio, il caporalmaggiore, 30 anni, ha un taglio alla clavicola destra, il militare semplice, 20 anni, è stato colpito alla gola. Gli ultimi due sono stati portati al Sacco.

L’aggressore è Ismail Tommaso Ben Yousef Hosniun, un uomo di 20 anni, nato a Milano da madre italiana e padre maghrebino. L’uomo arrestato è indagato anche per terrorismo internazionale. Il fascicolo è stato aperto questo pomeriggio dai pm di Milano per condurre accertamenti sul profilo del social network del giovane e su un’eventuale rete di contatti con personaggi legati all’Isis. Sul suo profilo Facebook, infatti, il ragazzo posta una foto con un cappello rosso in testa, con la visiera girata dietro, e sull’immagine di sfondo c’è il Castello Sforzesco di Milano. Tra le immagini postate anche una foto del Duomo di Milano. Sul profilo compaiono più video inneggianti al Califfato e alla guerra dello stato islamico. L’ultimo post che ha un video pubblicato, ma rimosso, contiene le scritte: “Gloria a Dio, il suo Profeta e ai credenti, ma gli ipocriti non lo so … Califfato”. Un altro post, accompagnato da un video, recita: “Facciamo un futuro luminoso tenere il passo con le nostre speranze e aspirazioni … califfato islamico a venire, a Dio piacendo”. Un altro post dello scorso 24 settembre, sempre accompagnato da un video con una canzone, recita “Il più bell’inno dell’ Isis che abbia sentito in vita mia”. Hosni aveva postato un video inneggiante all’Isis. La traduzione dall’arabo del commento del giovane che accompagna il filmato è: “Il più bell’inno dello Stato Islamico che abbia mai sentito in vita mia”. (mcg)

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