Roma, 26 aprile 2017 – Si torna a parlare di legge elettorale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha esortato il Parlamento ad approvare una nuova normativa elettorale per il Senato e la Camera. Il 24 gennaio 2017 la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il ballottaggio previsto dall’Italicum. Per di più, la norma è stata scritta solo per la Camera dei Deputati, dato che il Senato – in seguito alla riforma voluta dal Governo Renzi – avrebbe dovuto perdere ogni funzione nella fase del voto di fiducia.
Dopo il referendum del 4 dicembre 2016, che ha bocciato la proposta, il sistema elettorale italiano è rimasto spaccato: la Camera dei Deputati è regolata dall’Italicum; per il Senato è necessario definire una nuova legge. Il Capo dello Stato ha incontrato al Palazzo del Quirinale i Presidenti delle due Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini, per esortarli a colmare il vuoto legislativo. Mattarella ha sottolineato in una nota “l’esigenza che il Parlamento provveda sollecitamente al compimento di due importanti adempimenti istituzionali: la nuova normativa elettorale per il Senato e per la Camera e l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale“. Inoltre, ha chiesto ai due Presidenti di “rappresentare ai rispettivi gruppi parlamentari l’urgenza che rivestono entrambe le questioni per il funzionamento del nostro sistema istituzionale”.
L’invito è stato accolto positivamente dai principali esponenti politici. “Le parole del presidente Mattarella sull’urgenza di approvare una legge elettorale sono sacrosante – ha commentato Andrea Mazziotti, presidente della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio – già dopo la sentenza della Corte il Capo dello Stato ci aveva sollecitati a lavorare velocemente. In commissione abbiamo lavorato nelle scorse settimane e ora, come relatore, sto lavorando a un testo base da presentare nei prossimi giorni. I partiti hanno il dovere di arrivare a un risultato”. Il leader del neonato Movimento Democratico e Progressista, Pier Luigi Bersani, ne ha approfittato per chiedere ulteriori modifiche al testo dell’Italicum: “La legge elettorale bisogna farla rapidamente ma anche bene – ha detto – penso che sia un pazzo furioso chi voglia mantenere i capilista bloccati, cominciamo da lì e poi diamo un premio di coalizione”.
Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha accusato l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di rallentare i lavori dell’Assemblea: “Bene il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulla legge elettorale – ha scritto su Facebook – ma più che al Parlamento, il Capo dello Stato si rivolga al Partito democratico e al suo segretario in pectore, Matteo Renzi, che da mesi bloccano i lavori della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio in attesa che vengano celebrati prima il congresso e poi le primarie dem”. Non mancano le voci a favore della legge elettorale vigente. “Mattarella ha ragione – ha precisato il segretario nazionale di Rivoluzione Cristiana, Gianfranco Rotondi – ma l’unico modo per avere una legge elettorale è partire dall’Italicum estendendolo al Senato”. (C.B.)