“Cristian Provvisionato è stato liberato e sta tornando in Italia”- ha annunciato il ministro degli Esteri Angelino Alfano. Il milanese, 43 anni, era detenuto in Mauritania dall’agosto del 2015 con l’accusa di appartenere a una banda internazionale responsabile di una truffa informatica ai danni del Paese africano.
La notizia del suo ritorno in Italia è stata annunciata su Twitter anche dal sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola. “#Provvisionato.Torniamo a casa. Cristian potrà riabbracciare i suoi cari. Grazie ad autorità mauritane e a squadra della Farnesina”. Il tweet,poi, è stato rilanciato anche dal premier Paolo Gentiloni.
Il 26 aprile scorso, la Farnesina aveva ricevuto la madre, Doina Coman, assicurandole il massimo impegno per risolvere la vicenda. In Mauritania non gli veniva comunque negata la possibilità di incontrare i familiari o di comunicare con loro, e poteva ricevere i beni spediti dall’Italia.
“È un prigioniero politico, non ha commesso assolutamente alcun reato né in Italia né in Mauritania”, aveva detto sua madre l’8 maggio, affacciata al balcone dello Speaker’s corner di Edicola Fiore. “È stato inviato in Mauritania dal suo datore di lavoro di Milano e dopo 14 giorni è stato trattenuto in arresto”, aveva raccontato. “Per quattro mesi non abbiamo saputo più nulla di lui”.