Attentati a Londra: trovato nel Tamigi il cadavere dell’ottava vittima dell’attacco

Il minuto di silenzio People observing a minute's silence in St Ann's Square, Manchester, England, in honour of the London Bridge terror attack victims, Tuesday June 6, 2017. A new search was underway Tuesday in a neighborhood near the home of two of the London Bridge attackers, hours after police said they had freed everyone detained in the wake of the rampage that left several dead and dozens wounded. (Peter Byrne/PA via AP)

Sarebbe salito a otto il numero delle vittime dell’attentato di sabato scorso a Londra. La polizia di Londra ha trovato un corpo nel Tamigi che potrebbe essere quello di un cittadino francese dato per disperso nell’attacco terroristico di sabato sera a Londra. Ne dà notizia Sky News. Si tratterebbe del corpo di Xavier Thomas, terza vittima francese.

Youssef Zaghba, l’italo-marocchino coinvolto nell’ultimo attacco terroristico di Londra, fu inspiegabilmente lasciato passare al controllo passaporti dell’aeroporto londinese di Stansted malgrado fosse indicato nel sistema di Schengen come un potenziale sospetto sulla base delle segnalazioni delle autorità italiane risalenti al marzo 2016. Lo afferma Danny Shaw, home affairs correspondent della Bbc, citando fonti ufficiose. L’episodio sarebbe avvenuto “a gennaio”, precisa Shaw. La polizia londinese ha arrestato intanto, questa mattina, un uomo di 30 anni a Ilford nell’ambito delle indagini sull’attacco terroristico di sabato sera nella capitale britannica. L’arresto, scrive il quotidiano britannico The Guardian che cita Scotland Yard, e’ avvenuto dopo una perquisizione di un’abitazione nel quartiere dell’est di Londra dove vivevano almeno due dei terroristi del London Bridge. L’uomo e’ sospettato tra l’altro di istigazione al terrorismo.

La polizia irlandese ha arrestato un altro uomo sulla trentina sempre nell’ambito delle indagini sull’attacco al London Bridge. L’arresto, ha reso noto la polizia, e’ avvenuto nella contea di Wexford, a sud di Dublino. L’uomo e’ sospettato di furto e frode ed e’ stato interrogato in relazione a documenti legati a Rachid Redouane, uno dei tre aggressori dell’attentato di sabato sera. Redouane, 30 anni, di origini marocchine e libiche, avrebbe vissuto per un periodo in Irlanda.

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