Il giudice della IX sezione penale del Tribunale di Milano Paola Braggion ha assolto 5 ex dirigenti della Fiat accusati di omicidio colposo in relazione alla morte di una decina di lavoratori per forme tumorali causate, secondo la Procura, dall’esposizione di amianto nello stabilimento di Arese, alle porte del capoluogo lombardo.
Tra gli imputati figuravano Paolo Cantarella e Giorgio Garuzzo, rispettivamente ex ad ed ex presidente di Fiat Auto. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni. “Vergogna, mio padre è morto per la gloria”, ha detto dopo la lettura del verdetto una delle parenti di un operaio deceduto.
Il pm Maurizio Ascione aveva chiesto condanne fino a 6 anni sostenendo che i comportamenti del management erano stati di “assoluta mancanza di cautele nella linea di produzione nonostante si sapesse che l’amianto era una sostanza pericolosa prima ancora dell’entrata in vigore della legge 275 del 1992 che metteva fuori legge l’amianto come materiale altamente cancerogeno”,