Accoltellamento alla Stazione centrale, è polemica Sala-Maroni sulla marcia “senza muri”

 

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“Resto convinto che l’accoglienza sia un dovere della nostra città e di chiunque possa alleviare le sofferenze di chi è in difficoltà serie e chiede aiuto. Per questo confermo che guiderò la marcia “Insieme senza muri”, per una Milano sicura e accogliente». Questa la posizione del sindaco della capitale lombarda, Giuseppe Sala, espressa sulla sua pagina Facebook, dopo l’aggressione ai danni di una pattuglia mista Polizia-Esercito venerdì pochi minuti dopo le 20 in Stazione centrale che ha causato il ferimento di un militare e un agente. Sala, dopo aver visitato al Fatebenefratelli l’agente della Polfer ferito alla stazione, ha fatto sapere che “l’agente sta bene” e ha invitato “tutti a una presenza pacifica che aiuti la riflessione su una tematica così rilevante”.

Dopo l’accaduto, la stazione è sorvegliata speciale. L’accoltellamento ha scatenato la bufera politica e le reazioni indignate del centrodestra sul tema dell’accoglienza e della sicurezza.

“Ho espresso, e la rinnovo, la mia solidarietà e vicinanza agli agenti che sono stati feriti e che sia opportuno, lo ripeto, annullare la marcia pro-immigrazione prevista per domani a Milano, in segno di rispetto per le forze dell’ordine e per chi garantisce la nostra sicurezza ed esposto, purtroppo, come si vede, a rischi per la propria vita e per la propria incolumità”. Lo ribadisce il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, in una nota.

A fargli eco Matteo Salvini: “Immigrato nordafricano, già arrestato per droga, accoltella un militare e un poliziotto durante un controllo in Stazione Centrale a Milano. E quei fenomeni del PD cosa fanno? Organizzano per sabato la “Marcia per i migranti”. Ignoranti e complici, razzisti con gli italiani. #votosubito #stopinvasione”, ha scritto su Facebook il segretario della Lega.

 

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