A poco più di un anno dal suo varo la Fondazione Prada vince la scommessa. Tra le istallazioni permanenti di Bourgeois, Gober, Flavin e Demand, e le mostre temporanee, 4 al momento in Fondazione, si supera la quota delle 20 esposizioni di artisti internazionali portate a Milano dal maggio 2015. Un gioiello regalato alla città da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli nella zona dello scalo ferroviario di Porta Romana.

La dorata Haunted House svetta al fianco della ferrovia. Di fronte il cantiere della nuova torre della Fondazione, ultima parte del progetto realizzato da Rem Koolhaas, in attesa di essere ultimata nei prossimi mesi. Il nuovo anno si attende dunque ricco di novità per l’ex distilleria Società Italiana Spiriti. Nasce, infatti, nell’ottagono della Galleria Vittorio Emanuele “Osservatorio” il nuovo spazio espositivo della Fondazione Prada dedicato alla fotografia e ai linguaggi audiovisivi. L’inaugurazione è attesa per il 21 dicembre con “Give me Yesterday” a cura di Francesco Zanot. Mostra che sarà aperta al pubblico fino al 12 marzo 2017. Protagoniste le opere di 14 autori italiani e internazionali.

La Fondazione Prada è un esperimento coraggioso e ben riuscito di chi ha creduto e investito in un’area dismessa trasformata in un centro culturale internazionale. Il suo pubblico giovane e multiculturale visivamente contrasta con l’ambiente industriale nel quale l’ex distilleria si inserisce. Ingresso a 10 euro e molte convenzioni per accedere in un museo dei paradossi. Ragazzi neolaureati accolgono agli ingressi delle sale esposizioni con fare gioviale, vecchio e nuovo convivono valorizzandosi e trovando nuova destinazione. Con “Osservatorio” non si distoglie l’attenzione dalla realtà post industriale creata fra Corso Lodi, via Ripamonti e viale Ortles, ma si dà vita ad una connessione profonda tra la sfavillante Milano del lusso e del glamour e la periferia dei capannoni e dei magazzini. Così il progetto sembra prendere nuove direzioni, avvicinandosi ancor più ai fruitori della cultura milanese. Articolata nelle sedi di Venezia e di Milano adesso la Fondazione Prada investe nella Galleria creando un flusso culturale costante e reciproco. Obiettivo, spingere il turista ad uscire dal centro città e l’appassionato d’arte a vedere sotto una nuova luce luoghi che, forse, considera troppo mainstream.

La Fondazione è visitabile dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 19 e dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 20. Martedì è giorno di chiusura.

Carolina Sardelli