Il film dedicato alla storia dei Queen, al pari di tutto ciò che riguarda la mitica rock band londinese, è già culto. Negli Stati Uniti la pellicola si è posizionata al secondo posto nella classifica dei biopic più visti di sempre, dietro a Straight Outta Compton. In Italia Bohemian Rhapsody uscirà nei cinema il 29 novembre e l’attesa continua a salire.
La pellicola racconta i primi quindici anni dei Queen, dalla formazione fino al celebre concerto Live Aid del 1985, soffermandosi soprattutto sull’emblematica figura di Freddie Mercury, interpretato da Rami Malek. L’attore di origini egiziane sembra aver conquistato tutti grazie all’ossessivo studio del personaggio di Mercury, che lo ha portato ad interpretare il carismatico frontman in maniera sorprendente.
Per arrivare ad un risultato del genere Malek si è avvalso dell’aiuto del makeup designer Jan Sewell, di un insegnante di lingua inglese per affinare il suo accento “british” e soprattutto del movement coach Polly Bennett. L’insegnante di postura e movimento gli ha permesso di muoversi, gesticolare e performare nello stesso modo della rockstar inglese.
Bennett, in un’intervista con The Credits, ha spiegato: «Ho guardato e letto tutto ciò che potevo riguardo a Freddie, per comprendere ciò che io chiamo “il suo patrimonio gestuale”. Per esempio il fatto che Freddie sia stato bullizzato a scuola per la grandezza dei suoi denti, suggerisce il motivo per cui abbassava il mento ed evitava le domande dei suoi intervistatori muovendo un bicchiere davanti alla faccia o coprendo la bocca con una sigaretta. Potremmo anche desumere che fosse il motivo per cui Freddie cantava stando così attaccato al microfono e piegando la testa quando intonava degli acuti».
Sta girando infatti sul web il video che mostra la performance dei Queen del Live Aid e quella ricreata nel film, mostrando una somiglianza ed una credibilità che hanno attirato l’attenzione del pubblico.
https://www.youtube.com/watch?v=l1VUsKIat8M
La pellicola, durante la sua fase di produzione, ha avuto però diversi problemi. Inizialmente per il ruolo di Mercury era stato designato Sacha Baron Cohen, che in seguito ad alcuni disguidi con Brian May e Roger Taylor (chitarrista e batterista dei Queen) ha rifiutato la parte. L’interprete del famoso Borat voleva portare sul grande schermo anche il lato più oscuro di Freddie, ma gli altri due membri della band glielo hanno impedito. Durante le riprese il regista Bryan Singer è stato invece licenziato a causa di un’assenza sul set di una settimana ed è stato sostituito in corsa da Dexter Fletcher.
(b.m.p)