«L’aborto è la prima causa di femminicidio», con questo manifesto si è risvegliata Roma martedì mattina. La locandina choc segna l’inizio della campagna di CitizenGO #stopaborto in preparazione della Marcia per la Vita di sabato 19 maggio nella Capitale.
«È in atto il tentativo di censurare e silenziare chi afferma la verità sull’aborto, che sopprime la vita di un bambino e ferisce gravemente quella della donna. Rivendichiamo il diritto di opinione ed espressione tutelato dalla Costituzione», è quanto afferma la campagna CitizenGO.
Tuttavia la risposta non è tardata ad arrivare. Piovono polemiche da parte dei cittadini romani e degli utenti del web che chiedono alla sindaca Raggi di togliere prontamente il manifesto: «chiediamo alla sindaca di intervenire immediatamente per far rimuovere questo vergognoso manifesto da uno dei gruppi a nostra parere pro-odio e contrari alla libertà di scelta delle donne».
«Inoltre invitiamo tutte le associazioni e tutte le persone che intendono sostenere le nostre azioni a sostegno della Legge 194 e della libertà femminile, di sottoscrivere questo post il proprio nome e cognome», è quello che si legge in un post su facebook di Rebel Network, la rete femminista per i diritti.
La rimozione del manifesto è sollecitata anche dalla presidente del municipio II Francesca Del Bello che lo ritiene offensivo per tutte quelle donne che hanno vissuto l’esperienza dolorosa dell’aborto o della violenza sessuale.
(ns)