Mohamed Al Fayed, il predatore di Harrods

<< Just a warning before we start. Un avvertimento prima di iniziare. Questa stagione di World of Secrets include descrizioni di aggressioni e violenze sessuali che alcuni ascoltatori potrebbero trovare angoscianti >>. Così il disclaimer del podcast d’inchiesta della BBC sul “predatore di Harrods”, Mohamed Al Fayed.

Cosa passa nella mente di una guardia del corpo pagata per proteggere uno stupratore? E non uno stupratore qualsiasi, ma uno degli uomini più ricchi e potenti del ventesimo secolo.

LA VERSIONE DI STEVE

È un giorno di sole del 1994. Un uomo di nome Steve è in piedi da solo davanti al suo capo, nel parco di una villa di lusso a Saint Tropez, una sfarzosa cittadina costiera della riviera francese. Steve ha appena terminato 17 anni di servizio nell’esercito britannico. Adesso, è la guardia del corpo di un miliardario uomo d’affari: Mohamed Al Fayed.

Mente, corpo, anima: Al Fayed esercita il suo brutale e invisibile controllo su tutte e tre le cose. E Steve diventerà uno strumento di quel controllo. Perché il suo lavoro non è solo quello di proteggere, ma di progettare quel potere, con muscoli e soldi. La guardia del corpo si reca spesso alla sede centrale per le operazioni globali di Al Fayed. L’ufficio si trova in uno dei quartieri più ricchi ed eleganti di Londra: brand di fama mondiale ad ogni angolo, soldi ovunque. Un giorno, Steve porta in quell’ufficio trentamila sterline in contanti. Dove e a chi andranno a finire quei soldi, Steve non ne ha la benché minima idea. 

Proprietario di Harrods, dell’Hotel Ritz di Parigi, Mohamed Al Fayed è il lord del lusso. Potente anche sui più potenti, Steve si chiede cosa potrebbe fare a persone né ricche né potenti.  

THE DREAM JOB, IL LAVORO DEI SOGNI

1992. Cheska è una delle adolescenti appartenenti all’upperclass londinese che partecipa al Queen Charlotte’s Ball: il ballo delle debuttanti, un’antica tradizione per introdurre le ragazze in società. Cheska si sente finalmente parte del mondo degli adulti, è una di quelle notti in cui tutte le possibilità del mondo sembrano lì pronte perché lei possa afferrarle. Ma il suo debutto nell’età adulta sarà molto diverso da come l’aveva sempre immaginato.

Il 245° anniversario del Queen Charlotte’s Ball si è tenuto nuovamente nello storico One Whitehall Place di Londra

Cheska vive con la sua famiglia nella campagna londinese. Al college studia arte, ma vuole fare l’attrice. Quando un giorno riceve una lettera da Harrods, non potrebbe essere più sorpresa: le offrono un lavoro. Ma Cheska non ha mai contattato il lussuoso grande magazzino. Come conoscono il suo nome? Come sono risaliti al suo indirizzo? Harrods, il più bello ed elegante centro commerciale del mondo. Nonostante Cheska non abbia indizi su che tipo di posizione vogliano offrirle, accetta il colloquio. Quella mattina, indossa il suo completo elegante. Arrivata da Harrods, sale direttamente negli uffici, all’ultimo piano. In alto. Tutto è così sontuoso, luminoso, meravigliosamente arredato. Un uomo le si avvicina. << Hai mai lavorato in un ufficio? >>, le chiede. Cheska risponde di no. << Conosci Harrods? >>, la risposta della ragazza è questa volta allegramente affermativa, certo che conosce Harrods. E ancora:  << Sai chi sono? >> No, Cheska non sa chi è l’uomo che le sta facendo quelle domande. È lui, Mohammed Al-Fayed in persona. Le dice che è assunta, che ha appena ottenuto il lavoro come sua Junior Personal Assistent (Assistente Junior Personale). Cheska è eccitata ma anche confusa. Si domanda come può esserle successa un cosa del genere. Junior PA: sembra quasi troppo bello per essere vero. 

Mohamed Al Fayed fotografato davanti a Harrods. (Photograph: Denis Jones/Evening Standard/Shutterstock)
TROPPO BELLO PER ESSERE VERO

Già dal suo primo giorno di lavoro da Harrods, nell’ufficio personale di Mohamed Al-Fayed, Cheska non può fare a meno di notare la sicurezza – il nostro Steve – consegnare borse piene di soldi. L’ufficio, inoltre, si trova non lontano dal palazzo dove Cheska ha partecipato al ballo delle debuttanti. Alla ragazza bastano poche ore per accorgersi che il suo impiego nell’ufficio personale di Al Fayed è… strano. Quasi nessuno le rivolge la parola; se non a mezzogiorno, quando le viene detto di andare a pranzo. Il suo è più che altro uno starsene << seduta in giro >>. Cheska comincia a sospettare che quello in cui è stata così velocemente catapultata non sia un ambiente di lavoro particolarmente normale in cui stare. Non solo nessuno le parla, non le viene nemmeno assegnato qualcosa da fare. 

E il secondo giorno di lavoro, le cose diventano ancora più strane. A Cheska viene detto che ha bisogno di cure mediche. È la prassi: tutti i dipendenti di Al Fayed devono essere visitati per essere certi che non veicolino alcun tipo di germe o batterio. Cheska si sottopone alla visita medica. Ma questa prevede anche dei test intimi e si rivela decisamente poco confortevole. Quando finalmente Cheska incontra Al Fayed, però, per un momento le sembra che tutto possa andare per il meglio. << Era molto affascinante – ricorderà – Cercava di ritrarre se stesso come una specie di figura paterna. Provava ad essere molto gentile e premuroso, ma al contempo diceva cose strane >>. Le cose strane non erano altro che ordini: non avere un ragazzo, non dire a nessuno cosa succede qui. E, molto rapidamente, le cose diventano ancora più strane. Fayed esorta la sua nuova giovane impiegata ad indossare vestiti diversi per il lavoro; le dice che può darle lui dei soldi per farle fare shopping proprio da Harrods.

Questo e altro, per il suo staff.

2024. Il mese scorso, il quotidiano britannico Guardian ha riportato delle dichiarazioni secondo cui degli ufficiali di polizia corrotti avrebbero aiutato Fayed a perseguitare i membri del suo staff. Inclusa una giovane donna che avrebbe respinto le avance sessuali del proprietario di Harrods.
Sono almeno 111, secondo Scotland Yard, le donne e le ragazze che Mohamed Al Fayed avrebbe stuprato e abusato nel corso di ben quattro decadi. La sua vittima più giovane sarebbe stata una tredicenne. 

21 di quelle donne hanno denunciato i crimini di Fayed alla polizia, dal 2005 fino alla sua morte, avvenuta un anno fa. 

Cheska Hill-Wood lo ha fatto ancora prima.

<< TAKE ME, TAKE ME PLEASE >>

Torniamo al 1994. Al termine della prima settimana di lavoro di Cheska, Mohamed Al Fayed le dice di voler discutere con lei del suo futuro. Cheska vuole fare l’attrice, Fayed propone di farle conoscere suo figlio Dodi, che fa il produttore. Così, una sera, Fayed invita la sua giovane assistente personale nel suo attico. Vuole farle un provino per un film su Peter Pan. Cheska viene costretta a indossare un costume da bagno per la telecamera e a recitare le battute del copione: << prendimi, prendimi per favore >>. Subito dopo, Fayed l’afferra e la bacia con forza. Lui ha 64 anni, lei appena 19.

Quella sera Cheska riesce a scappare, sentendosi tanto ingenua quanto inorridita. Salendo sul taxi che la porterà a casa trema dal terrore. Non metterà mai più piede negli uffici di Harrods. Il consiglio del suo avvocato di allora, a cui Cheska chiederà aiuto, sarà uno soltanto: sotterrare quanto accaduto sotto un tappeto, andare avanti.

UNO DEI PIÙ NOTI MOLESTATORI SESSUALI DELLA GRAN BRETAGNA

Oggi sono cinque le persone senza nome sospettate di aver favorito Mohamed Al Fayed, l’ex proprietario del negozio di lusso Harrods di Knightsbridge, indagate come potenziali “facilitatori”, ha dichiarato Scotland Yard. L’Independent Office for Police Conduct, l’ente di controllo della polizia, sta valutando se i suoi investigatori debbano indagare sulla più grande forza di polizia britannica.

<< Siamo consapevoli che gli eventi passati potrebbero aver influenzato la fiducia del pubblico nel nostro approccio – è la dichiarazione pubblica di Stephen Cayman, Comandante dello Specialist Crime Command del Met. << Siamo determinati a ricostruire tale fiducia affrontando queste accuse con integrità e accuratezza. Incoraggiamo chiunque abbia informazioni o sia stato colpito dalle azioni di Al Fayed a contattarci. La tua voce è importante e siamo qui per ascoltare e aiutare >>.

 

 

Serena Del Fiore

Milano, figlia dei 90s e di tanta letteratura. Scrivo (e parlo) di arte, cultura e spettacolo. Quando sono sull'orlo di un esaurimento nervoso penso sempre al posto mio cosa farebbe Woody Allen. Mi pento tutte le volte. Laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità con Gianni Canova, nel 2019 sono stata compagna di palco di Beppe Severgnini nello spettacolo teatrale "Diario sentimentale di un giornalista", unendo due grandi passioni: viaggiare e raccontare storie. Ho vissuto a Parigi e New York.

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