Federer, il tramonto di un mito? Dopo 25 anni è fuori dalla classifica ATP

Federer

Era il 22 settembre 1997 quando a soli 16 anni un giovane tennista svizzero si affacciava per la prima volta nella classifica ATP alla posizione 803: il suo nome era Roger Federer e quel giorno fu il principio di una leggenda. Venti tornei dello slam, 1251 partite vinte in carriera, 103 titoli conquistati: un vero pretendente al titolo di great-of-all-time. Di sfondo la più grande rivalità probabilmente della storia dello sport, quella con Rafael Nadal. E un’altra rivalità pazzesca, quella con Novak Djokovic

Federer
Roger e Rafa, eterni rivali sempre rispettosi l’uno dell’altro

L’assenza totale dai tornei dell’ultimo anno, con la sola presenza a Wimbledon 2021 , sconfitto ai quarti di finale dal polacco Hurkacz, ha sancito la perdita di tutti i punti ATP e conseguente fuoriuscita dalla classifica ATP che contiene i migliori mille tennisti del mondo.

NON È UN ADDIO, RE ROGER TORNERA’ IN CAMPO

Federer, nonostante le precarie condizioni fisiche e una generalizzata usura fisica dovuta all’età, non ha però intenzione di dire basta: ha annunciato il proprio ritorno in campo a settembre 2022 nella Laver Cup. Questo torneo, a squadre, contrappone i migliori tennisti europei contro il resto del mondo e non assegna punti per la classifica Atp. Si tratta, grossomodo, di una esibizione. Una esibizione che però sicuramente attirerà numerosissimi appassionati, che in questi venticinque anni Federer ha spinto ad avvicinarsi al tennis con la sua eleganza e il suo gioco magistrale.

LE DICHIARAZIONI DI FEDERER

«Se non sei più competitivo, allora è meglio smettere. Non credo di aver bisogno del tennis. Per essere felice mi bastano le piccole cose, come quando mio figlio fa qualcosa di giusto e quando mia figlia torna a casa con un buon voto. Il tennis non è la mia intera identità. Voglio continuare ad avere successo e mettere molta energia negli affari, ma questo può essere fatto anche al di fuori dello sport. So che una carriera professionale non può durare per sempre e va bene così» ha affermato lo svizzero alla rivista olandese Algemeen Dablad.

Il tennista svizzero è probabilmente al passo d’addio di una carriera mitologica, ma non è intenzionato ad abbandonare il mondo dello sport in cui è sempre una stella: le sue numerosissime collaborazioni con marchi famosi ne hanno fatto uno dei volti puliti e più amati del mondo. Il matrimonio con la tennista Mirka Vavrinec e le numerosissime opere di beneficenza portate a termine dai due ne fanno una coppia iconica nel mondo della filantropia, con la loro Roger Federer Foundation.

 

Umberto Maria Porreca

Sono volato dalla più profonda costa Abruzzese a Milano col sogno del giornalismo sportivo nel cassetto e poche certezze nelle tasche e nella testa. Mio padre mi voleva ingegnere, ma la matematica non sarà mai il mio mestiere. Amante della musica italiana e del buon cibo da ovunque esso provenga, ho scritto per due anni per il settimanale di calcio giovanile lombardo/piemontese Sprint&Sport e ho collaborato con The Shot, testata di basket. Lo sport (parlato, non praticato) è il mio pane e la mia vita è stata profondamente influenzata da Andriy Shevchenko. Inseguo il mio sogno sulle note di Fabrizio De Andrè.

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