Indonesia, nuovo codice penale. Enormi passi indietro sui diritti umani

Il Parlamento indonesiano ha approvato all’unanimità un nuovo codice penale che, tra le altre cose, vieterà il sesso fuori dal matrimonio, e lo trasformerà in un reato punibile con un anno di carcere.

Accampati con tende e muniti di striscioni, i cittadini alzano la voce contro un provvedimento che stravolgerà la vita degli indonesiani.

I cittadini indonesiani manifestano contro il nuovo codice penale
I PUNTI FOCALI DEL NUOVO CODICE PENALE

Il disegno di legge entrerà in vigore fra tre anni. Tra i 627 articoli che lo compongono, ce ne sono alcuni particolarmente dibattuti, tra cui la condanna a un anno di carcere per i rapporti al di fuori del matrimonio e a sei mesi per la convivenza tra coppie non sposate. Saranno inoltre considerati reato la promozione della contraccezione, l’aborto (fatta eccezione per le donne in una situazione sanitaria rischiosa o vittime di stupro, purché il feto abbia meno di 12 settimane), l’apostasia (cioè l’abbandono volontario della propria religione), la blasfemia religiosa e gli insulti al presidente e al vicepresidente.

COSA È CAMBIATO RISPETTO AL PASSATO

Il testo, che emenda il codice dell’era coloniale olandese rimasto quasi immutato dal 1908, rischia di far fare enormi passi indietro sui diritti umani. La sua modifica è da sempre stata motivo di discussione. Una prima proposta di revisione fu presentata nel 2019 sollevando numerose polemiche da parte di  studenti e attivisti a causa delle misure considerate troppo discriminatorie, tanto da essere ritirata. Nello stesso anno, ad esempio, fu introdotto un test sull’orientamento sessuale obbligatorio per i professori stranieri di alcune scuole private.

Questa volta i deputati hanno scelto di apportare alcune modifiche sotto consiglio del vicepresidente Ma’ruf Amin, ex leader del Consiglio degli Ulema indonesiani, il massimo organo del Paese per gli studiosi islamici. Infatti, il nuovo codice penale consentirà di denunciare eventuali irregolarità solo a coniugi, parenti stretti o figli.

ANCHE I TURISTI RISCHIANO IL CARCERE

I nuovi decreti saranno validi anche per gli stranieri. In sostanza, se un turista avrà un rapporto consensuale con un cittadino indonesiano e verrà denunciato dai genitori o figli di quest’ultimo, rischierà di essere arrestato. Il nuovo codice potrebbe quindi danneggiare l’immagine dell’arcipelago, da sempre meta gettonata per le vacanze nel Sud-Est asiatico.  Ostacolando così gli sforzi dell’ente nazionale del turismo per attirare nuovi visitatori.

LE REAZIONI

Le norme sono state criticate da numerose ONG, preoccupate che la Nazione, a maggioranza musulmana, stia andando incontro ad un futuro in cui il fondamentalismo islamico regnerà sovrano. In un paese che già vieta il matrimonio tra persone dello stesso sesso, lapprovazione di una tale revisione potrebbe essere unaggravante per lintera comunità LGBTQIA+.

Il Direttore per l’Indonesia di Amnesty International, Usman Hamid ha commentato: “Stiamo tornando indietro. Le leggi repressive avrebbero dovuto essere abolite, ma questa legge dimostra che la nostra democrazia è indiscutibilmente in declino”.

 

 

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