Primi contagi negli sportivi. Coronavirus e sport non possono convivere

È poco fa la notizia della positività di Manolo Gabbiadini, attaccante della Sampdoria, al Coronavirus. A renderlo noto è stata la stessa società blucerchiata tramite un comunicato che indicava la positività del proprio atleta e la immediata predisposizione all’isolamento come previsto dalla normativa in vigore. Gabbiadini è il secondo calciatore di serie A positivo al Covid-19.

Mercoledì il primo caso in serie A

Nella giornata di mercoledì, in serata, è arrivata l’ufficialità del primo atleta positivo al Coronavirus. Daniele Rugani, calciatore e difensore della Juventus, è stato il primo sportivo con il Covid-19.

A rendere noto la positività dell’atleta è stata la stessa società bianconera tramite un comunicato sul proprio sito internet in cui attestava anche che il suo numero 24 non aveva riportato sintomi in quanto asintomatico. 

La positività di Rugani ha messo in ansia anche l’Inter. La società neroazzura aveva disputato la partita di serie A valida per il recupero della 26′ giornata proprio contro la Juventus domenica sera. Per questo motivo, sempre tramite un comunicato, l’Inter ha dichiarato di aver preventivamente sospeso ogni attività agonistica. 

La ricostruzione

Daniele Rugani è risultato positivo al Coronavirus. Nonostante la sospensione di ogni attività agonistica fino al 3 aprile, gli allenamenti della Juventus si sono svolti regolarmente in questi giorni. Da dove può esser derivato il caso di contagio?

Un paio di settimane fa risultò positivo un calciatore di serie C della Pianese. La squadra della provincia di Siena disputò una partita di campionato con la Juventus under-23, la formazione della Juventus impegnata in serie C. A Torino, seppur il giocatore risultato positivo rimase in albergo preventivamente, le operazioni si sono svolte come di routine. La Juventus, una volta appresa la notizia, preventivò il possibile contagio evitando ogni forma di contatto tra la squadra under-23 e la prima squadra di serie A.

Non solo Rugani e il calcio: Tennis, Formula 1, NBA e gli altri sport si fermano

In Formula 1 è recente la notizia di un caso positivo all’interno del Paddock di Melbourne, in Australia. Le scuderie della Formula 1 erano infatti giunte ad Albert Park nei giorni scorsi per dar il via alla stagione 2020 in questo weekend. La McLaren però ha annunciato il suo ritiro dalla corsa affermando di aver riscontrato un caso positivo al Covid-19 di un proprio dipendente. 

La Formula 1 arriva dopo la notizia della sospensione dell’NBA con la positività del giocatore Rudy Gobert. Prima ancora di essi, il tennis con l’annullamento del torneo di Indian Wells e la comunicazione dell’ATP di chiudere per 6 settimane il circuito.

Il calcio, fermo in Italia, si ferma anche in Spagna per due turni dopo il caso che ha visto coinvolto il Real Madrid. Nessun caso positivo all’intero dei Blancos, solo una nota del club in cui veniva comunicata la positività di un cestista della squadra Madrilena che si allena e vive accanto alla compagine di calcio.

Tante le gare posticipate invece negli altri paesi come Inghilterra, Francia e Germania. Chi ancora sembra far finta di niente è la UEFA che ha dato il via libera a disputare le partite di Europa League rinviando solo le gare di Inter e Roma

Roberto Balestracci

24 anni, quasi 25. Laureato in Scienze della Comunicazione, coltivo da sempre la passione per lo sport e per le sue emozioni. Interista, porto la Maremma nel cuore. Ma non solo. Il diploma in violino al conservatorio di Siena mi permette di collegare due mondi, sport e musica, apparentemente lontani

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