Caso La Russa junior: il telefono non può essere sequestrato

È stata ascoltata oggi dagli agenti della Squadra Mobile di Milano la giovane 22enne che ha denunciato una presunta violenza sessuale da parte di Leonardo Apache La Russa, figlio 21enne del Presidente del Senato Ignazio.

In un’audizione durata oltre tre ore, la ragazza ha confermato le accuse riportate nella denuncia. È stata sentita anche un’amica della giovane che ha riferito che la presunta vittima avrebbe perso il controllo di sé dopo un drink offerto da La Russa.

IL REBUS DEI TELEFONINI

Gli investigatori hanno acquisito le copie dei telefonini della ragazza e delle amiche di lei. Non sarà invece possibile esaminare il telefono di Leo Apache, perché la sim è intestata al padre, protetto da immunità parlamentare. C’è però da dire che il ragazzo non aveva il numero della 22enne, quindi probabilmente in quella sim non c’erano contatti diretti tra i due. Infatti La Russa junior il giorno dopo il presunto fatto, scriverà su Instagram alla ragazza, senza ottenere risposta.

Leonardo Apache La Russa
LE DUE VERSIONI DEI FATTI

Cosa è successo veramente nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorsi nella discoteca Apophis e successivamente a casa di lui? Nella denuncia depositata dal legale, l’avvocato Stefano Benvenuto, la giovane ha raccontato di essersi risvegliata la mattina dopo, non ricordandosi niente di quello che poteva essere successo e di essersi trovata nuda a casa La Russa: sarebbe stato Leonardo a dirle che lui e un amico (indicato nella denuncia come Dj Nico) avrebbero avuto rapporti sessuali con lei, che si trovava in uno stato di incoscienza. Il secondo ragazzo al momento non sarebbe indagato.

Dal referto medico stilato al centro antiviolenza della clinica Mangiagalli, è risultato che la ragazza aveva assunto cannabis, cocaina e tranquillanti, mentre nel suo sangue non c’erano tracce della droga dello stupro.

“Leonardo mi ha dato un drink nella discoteca Apophis, mi ha portato a casa sua senza che io fossi nelle condizioni di scegliere cosa fare, mi ha detto che lui e il suo amico hanno avuto avuto rapporti sessuali con me a mia insaputa”. Questo è uno dei punti elencati nella denuncia depositata dalla ragazza a fine giugno. L’avvocato difensore di Leonardo Apache Adriano Bazzoni ha dichiarato che «la giovane si riferisce a una notte nella quale ad avviso di Leonardo non vi fu alcuna forma di costrizione: è stata d’accordo nel trascorrere il dopo discoteca con il mio assistito, liberamente andando con lui a casa sua, passando la notte e rimanendo con lui fino a mezzogiorno successivo, per poi salutarsi normalmente».

Sulla sinistra, La Russa junior con il padre Ignazio. Sulla destra, la discoteca Apophis.
GLI SVILUPPI INVESTIGATIVI DELL’INCHIESTA

Gli agenti hanno ascoltato anche uno dei titolari della discoteca Apophis, in via Merlo nel centro di Milano, dove i due si sono incontrati. Poche speranze di trovare nuovi elementi fondamentali per le indagini sulle telecamere di sorveglianza, poiché le immagini si cancellano e si sovrascrivono in 24 ore. Le indagini sono coordinate dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dal pubblico ministero Rosaria Stagnaro.

Giulia Zamponi

Toscana, classe 1990, sono approdata a Milano per inseguire il mio sogno: il giornalismo. All’Università di Pisa mi sono laureata in Informatica Umanistica, dove ho imparato a trattare i contenuti culturali in forma digitale e a comunicarli attraverso le varie piattaforme web. Sono una giornalista pubblicista e ho collaborato con “Il Tirreno”: la prima volta che sono entrata in una redazione mi sono resa conto che non sarei mai più voluta uscire. Adesso giornalista praticante per MasterX. Mi interesso principalmente di esteri e di criminologia: mi piace analizzare ogni particolare di una situazione e indagare sugli aspetti più nascosti della realtà. Sono un’anima solare, sensibile e determinata. Amo l’intensità dei tramonti, gli intricati thriller di Joel Dicker ed il rumore delle onde del mare.

No Comments Yet

Leave a Reply