Code Zero: la prima agenzia di comunicazione 100% sostenibile

Una passione unica: la vela. Un desiderio comune: condividere la loro creatività. Nasce da qui l’agenzia di comunicazione Code Zero Digital, grazie alla voglia di mettersi in gioco di Vincenzo Liberati, di San Benedetto del Tronto, e di Eleonora Moretta, di Vercelli. Entrambi velisti professionisti. Lei esperta di comunicazione, lui di marketing.

A maggio 2022 aprono la loro agenzia a Milano in via Filippo Baldenucci, in zona Bovisa. Per niente casuale la scelta del nome: Code Zero è un tipo di vela. La loro storia inizia molti anni prima al Centro Velico Caprera, una delle scuole di vela più antiche al mondo, in Sardegna. Entrambi fanno gli istruttori e nel giro di pochi anni da colleghi di vela diventano compagni di vita. Affini nel lavoro come nella passione per quelle acque cristalline. E chi meglio di loro che sa vivere il mare può essere capace di raccontarne la potenza, la purezza, l’immensità, la bellezza? Partendo dal loro contatto ravvicinato con la natura hanno iniziato a dare forma a grandi progetti e a campagne di comunicazione per tutte quelle imprese che vogliono promuovere il loro brand, abbracciando questa stessa filosofia.

Code zero
I valori del progetto

Tra i loro clienti ci sono grandi aziende del mondo velico come la Federazione Italiana Velica, la RS21 Italian Class, lo store Negri Nautica e il Centro Velico Caprera dove tutto ha avuto inizio. Ma anche alcuni ristoranti milanesi di chef stellati come [Bu:r] di Eugenio Boer. Di recente poi è iniziata la nuova collaborazione tra Code Zero e Yamamay. La nota azienda di moda con sede a Gallarate ha decido di raccontare la sua prima collezione di costumi 100% riciclata, realizzata con la plastica recuperata dagli oceani, affidandosi alla mente creativa di Code Zero. Nasce così un progetto volto a preservare e mettere in risalto la bellezza dell’Oceano perché́ la moda, l’innovazione e il design non possono prescindere da un approccio sostenibile.

La campagna di comunicazione, targata Yamamay e Code Zero, è stata scattata all’interno del Parco Naturale dell’Isola di Caprera, un luogo di rara bellezza ma allo stesso tempo dall’equilibrio molto fragile e soggetto ai principali impatti generati dalle attività̀ umane. Lo scenario dell’isola e in particolare il Centro Velico Caprera fanno da sfondo agli scatti della campagna. I principi della scuola si fondano sulla passione per lo sport e sul rispetto per l’ambiente circostante, ponendosi come obiettivo quello di formare i propri allievi su questi temi. E proprio da questi valori, prendono forma tutti i progetti Code Zero. “L’impegno verso la sostenibilità è la vera innovazione. E aziende come Yamamay rafforzano la promessa al mare ogni giorno – racconta Vincenzo Liberati – Siamo orgogliosi di accompagnarli in questo cammino. E come questa, anche tante altre imprese”. La parola d’ordine dunque resta sempre e comunque sostenibilità.

Francesca Daria Boldo

Nata e cresciuta tra le Dolomiti Bellunesi, Patrimonio UNESCO, classe ’96. Scorpione di segno e di fatto: empatica, estroversa ed energica (un po' rivoluzionaria). Laureata in Filosofia e specializzata alla magistrale di Editoria e Giornalismo all’Università degli studi di Verona, collaboratrice del quotidiano scaligero L’Arena e giornalista praticante per MasterX. Fin da piccola, annotare su un foglio bianco il mio punto di vista sul mondo e interrogarmi su mille perché è sempre stato il mio passatempo preferito e lo è anche adesso. La mia ambizione? Diventare una giornalista televisiva. Quando? Senza fretta ma senza sosta.

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