Laica e donna. In Vaticano prosegue la rivoluzione targata Papa Francesco.
Francesca Di Giovanni, da 27 anni in Segreteria di Stato, è stata nominata sottosegretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati. È la prima volta che una donna occupa una posizione dirigenziale così elevata nella Santa Sede, in particolare nella Terza Loggia vaticana.
La nomina epocale arriva proprio mentre infiamma la polemica sulla legittimità dell’eventuale abolizione del celibato sacerdotale, nei giorni del “giallo” sul libro del cardinale Robert Sarah dal quale Benedetto XVI ha ritirato la firma come coautore.
LA STRUTTURA DELLA SEGRETERIA
Guidata dal Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, «primo ministro» del Papa, la Segreteria è divisa in tre sezioni, una delle quali è diretta dal Segretario per il rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, una sorta di ministro degli Esteri della Santa Sede. In questo ufficio la Di Giovanni affiancherà monsignor Mirosław Wachowski e si occuperà principalmente del settore della diplomazia bilaterale.
UNA “DECISIONE INNOVATIVA”
Si tratta di una designazione importante per un duplice motivo. Da un lato evidenzia l’importanza che la Santa Sede annette alla diplomazia multilaterale, in una fase storica in cui questo strumento di dialogo viene messo in discussione.
Dall’ altro conferma il desiderio di papa Francesco di conferire anche ad esponenti del gentil sesso incarichi dirigenziali, nei ruoli per cui non è necessaria la “potestas ordinis” legata alla consacrazione sacerdotale.
IL RUOLO DELLA DONNA
Sin dal suo insediamento Bergoglio si è mostrato propenso a riconoscere più spazio alle donne. «Bisogna riflettere su cosa significa il ruolo della donna nella Chiesa», aveva ripetuto a conclusione del Sinodo di ottobre, salvo aggiungere che non era solo una questione «funzionale», di incarichi. Lo stesso cardinale Parolin, tre anni fa, aveva ricordato che «in teoria una donna potrebbe anche ricoprire l’ufficio di Segretario di Stato, che non è legato ai sacramenti e al sacerdozio», mentre il Papa spiegò che «anche una donna può essere a capo di un Dicastero». Nell’attesa, la nomina come sottosegretario in Segreteria di Stato costituisce un passo in avanti senza precedenti.
CHI E’ IL NUOVO SOTTOSEGRETARIO
Nata a Palermo il 24 marzo 1953, ha una laurea in Giurisprudenza. Nel curriculum di Francesca Di Giovanni si legge che ha completato la pratica notarile e ha lavorato nell’ambito del settore giuridico-amministrativo presso il Centro internazionale dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari). Dal 1993 è stata officiale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.
Una comprovata esperienza nel Settore multilaterale, con un’attenzione particolare ai temi concernenti i migranti e i rifugiati, il diritto internazionale umanitario, le comunicazioni, il diritto internazionale privato, la condizione della donna, la proprietà intellettuale e il turismo.
Dal 15 gennaio, come ha spiegato la stessa neo sottosegretaria, il suo compito sarà quello di regolare i rapporti tra le organizzazioni intergovernative a livello internazionale e analizzare la rete dei trattati multilaterali.
