Ambasciata USA a Gerusalemme, Khamenei: “No a un disegno sionista”

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Lo spostamento dell’ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme decisa da Donald Trump ha provocato reazioni immediate. Il Papa si è espresso sulla questione e anche i leader internazionali hanno commentato l’ennesima scelta provocatoria del presidente americano. In questo modo, infatti, si riconosce Gerusalemme come capitale d’Israele.

Le parole più dure sono arrivate dall’ayatollah Ali Khamenei che ha dichiarato: «La Palestina sarà liberata. La comunità palestinese e quella musulmana vinceranno. Gli annunci da parte dei nemici dell’islam di dichiarare Al Qods capitale del regime sionista derivano dalla loro debolezza. Il mondo islamico si opporrà a questo disegno». Lo spostamento dell’ambasciata non avverrà prima di sei mesi.

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I palestinesi, intanto, sono scesi subito in piazza per manifestare contro la scelta di Trump. Sono state bruciate bandiere americane e intonati cori contro gli Stati Uniti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa. La Gran Bretagna, invece, si è espressa a favore di un accordo fra israeliani e palestinesi. L’obiettivo, si spiega, deve essere quello di avere Gerusalemme capitale condivisa dello Stato d’Israele e di uno Stato palestinese.

 

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