Oscar: una statuetta al film di Guadagnino, ma il trionfo è di Guillermo del Toro

L’Italia conquista la sua statuetta agli Oscar con la miglior sceneggiatura non originale per il film Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino. A trionfare è stato il maestro americano James Ivory che conquista il suo primo Academy per l’adattamento al romanzo di Andrè Aciman. «Non importa se siamo omo o etero, tutti siamo passati attraverso l’esperienza del primo amore», ha dichiarato lo sceneggiatore sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles, ringraziando, poi, «Luca Guadagnino per la sua sensibilità di regista».

Protagonista indiscussa della serata è stata però la creatura anfibia di Guillermo del Toro. Il suo The Shape of Water ha vinto, infatti, l’Oscar come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior colonna sonora. «Sono un immigrato come Selma, come Gael, come il mio amico Alejandro – ha esordito il regista messicano – Credo che la cosa bella del nostro mestiere sia cancellare le linee nella sabbia e dobbiamo continuare a farlo nonostante il mondo ci dica di tracciarle più a fondo. Sono felice che qualcuno abbia creduto nella storia d’amore tra un uomo anfibio e una donna muta».

 

E proprio il tema della diversità ha dominato la scena di questa 90esima edizione degli Academy Awards: da Frances McDormand – Oscar come miglior attrice in Tre manifesti a Ebbing, Missouri –  che ha fatto alzare in piedi le candidate donna, dichiarando «tutte abbiamo storie da raccontare e progetti da finanziare. Non parlateci di questa cosa alle feste di stasera. Invitateci nel vostro ufficio tra un paio di giorni o venite al nostro, come credete meglio, e vi diremo tutto»; a Wes Studi che sul palco ha parlato Cherokee, fino al giovane regista del corto Silent Child che ha ringraziato nella lingua dei segni.

A vincere la statuetta per miglior attore protagonista è stato Gary Oldman, per la sua straordinaria interpretazione di Winston Churchill in L’ora più buia: «Ho vissuto negli Stati Uniti per molto tempo e devo ringraziare per le amicizie, la famiglia, la casa e ora un Oscar che questo paese mi ha dato».

Premiata anche l’ex asso dei Lakers, Kobe Bryant, per il corto animato Dear Basketball. il giocatore, visibilmente emozionato, ha dedicato l’Oscar alla moglie e alle figlie e in italiano – la lingua della sua infanzia – ha detto: «Vi amo con tutto il mio cuore: siete la mia ispirazione».

 

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