Venezuela, Maduro nega l’ingresso ad una delegazione del Ppe

Il Governo Maduro ha negato l’ingresso in Venezuela ad una delegazione di eurodeputati del Partito Popolare Europeo, invitata dall’Assemblea Nazionale. Secondo il quotidiano venezuelano El Nacional infatti, la delegazione composta da Esteban Gonzalez Pons, Gabriel Mato Adover, Esther de Lange, José Ignacio Salafranca Sanchez-Neyra e Juan Salafranca, è stata fermata al momento dell’atterraggio all’aeroporto internazionale di Maiquetía a Caracas, costretta ad esibire i passaporti. Dopodiché sono stati trasferiti in un ufficio del Servizio migrazioni venezuelano.

«Dopo alcune procedure ci hanno comunicato che il ministero degli Esteri venezuelano aveva proibito il nostro ingresso nel Paese» testimonia Juan Salafranca. «L’unica spiegazione che ci hanno dato è che Maduro non ci vuole in Venezuela» commenta invece sotto forma di tweet Esteban Gonzalez Pons. I cinque membri sono stati così reimbarcati su un aereo direzione Madrid.

Il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza ha provato a dare una spiegazione plausibile attraverso i social network sottolineando che «per vie ufficiali diplomatiche, le autorità venezuelane avevano notificato giorni fa al gruppo di eurodeputati, che pretendeva di visitare il Paese con fini cospirativi, che non sarebbero stati fatti entrare, con un invito a desistere ed evitare così un’altra provocazione. Il governo costituzionale del Venezuela – ha concluso – non permetterà che l’estrema destra europea disturbi la pace e la stabilità del Paese con un’altra delle sue grossolane azioni di ingerenza negli affari interni venezuelani».

«Il regime di Maduro ha impedito agli eurodeputati di svolgere il loro lavoro. Una prova in più che è un dittatore» scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. «Spero che il Consiglio della Ue adotti misure di risposta in linea con questo nuovo oltraggio».

Un episodio anche questo che non fa che confermare la difficile ed intricata situazione che si è andata a generare in Venezuela da ormai un mese, quando il leader dell’opposizione Juan Guaidò si è autoproclamato presidente del paese al posto di Nicolas Maduro.

Niccolò Bellugi

Senese, laureato in Scienze Politiche. Da toscano capita che aspiri qualche consonante, ma sulla "c" ci tengo particolarmente: Niccolò, non Nicolò. La mia è una sfida: mascherare il mio dialetto originario per poter lavorare in televisione o radio. Magari parlando di Sport. Ma tutto sommato va bene anche un giornale, lì non ho cadenze di cui preoccuparmi.

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