Confine Usa-Messico, bimbi migranti identificati con numeri sulle braccia

Il canale televisivo statunitense MSNBC ha trasmesso le immagini dei bambini migranti con i numeri disegnati sul braccio, al confine tra Messico e Usa.  I numeri, secondo quanto riportano i media, sono stati scritti con dei pennarelli da agenti della polizia di frontiera messicana, per il riconoscimento dei bimbi in attesa al confine. Le immagini sono diventate virali in rete, per poi essere rilanciate in queste ore da diversi media internazionali, come l’israeliano Haaretz. L’indignazione è stata immediata, in quanto la pratica di disegnare numeri sul braccio evoca quella dei nazisti nei campi di sterminio.

I bambini in questione sono arrivati con le loro famiglie al confine con gli Stati Uniti verso la fine di novembre, ma la loro odissea è iniziata ben prima. A ottobre i migranti erano partiti in migliaia da El Salvador, Guatemala e Honduras, unendosi poi in un’unica grande carovana. Dopo un cammino lungo oltre 4.300 km hanno raggiunto la frontiera nella città messicana di Tijuana, poco a sud di San Diego, per poi sistemarsi nelle tendopoli di fortuna messe a disposizione dai volontari.

«Nessuno entrerà, non permetteremo a nessuno di entrare». Queste le parole del presidente Donald Trump sulla questione. Infatti, le nuove regole sull’immigrazione introdotte dal tycoon impongono a chi vuole chiedere asilo negli Stati Uniti di presentarsi a un posto di frontiera ufficiale, senza tentare di entrare di nascosto, pena la perdita di ogni diritto presso le autorità americane. Gli immigrati provenienti dal centro America sono quindi obbligati ad attendere in Messico il verdetto dell’agenzia per l’immigrazione, che può richiedere mesi per arrivare. Per garantire il rispetto delle regole alla frontiera, il Pentagono ha inviato 7.000 soldati tra Texas, California e Arizona.

(d.b)

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