Carles Puigdemont ha dichiarato al quotidiano belga Le Soir che è pronto a un accordo con il governo: “Un accordo è sempre possibile, esiste una soluzione alternativa all’indipendenza”. Il leader catalano ha aggiunto: “Sono 30 anni che lavoro per ottenere un altro tipo di rapporto tra Catalogna e Spagna, ci abbiamo lavorato con impegno ma l’arrivo di Aznar (primo ministro dal 1996 al 2004, mentore del premier Mariano Rajoy) ha arrestato il processo che avevamo iniziato. La soluzione è sedersi al tavolo del negoziato”. Puigdemont chiede all’Europa di comportarsi come è stato fatto con Polonia e Ungheria, ovvero di valutare se ci sia stato un “abuso di diritti”. Il leader indipendentista ha aggiunto: “Salta agli occhi che il Governo non ha rispettato la carta dei diritti fondamentali”. Le parole di Puigdemont arrivano dopo le dichiarazioni di Rajoy, che si è recato in Catalogna per la prima volta dopo l’attivazione dell’articolo 155: “Le elezioni di dicembre aiuteranno a porre fine alla distruzione separatista”. Per quanto concerne l’indipendenza catalana, come riportato da BBC online, Rajoy ha concluso così: “Ho esaurito tutte le strade”. (AM)
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