Milano, clochard di 47 anni è la prima vittima di Burian

È morto nel suo sacco a pelo beige e avvolto in una coperta. Il clochard – Massimiliano R., di 47 anni – era disteso sul marciapiedi, sotto i portici di via Pisani. Ad ucciderlo, probabilmente, è stato il gelo provocato dalla corrente siberiana  Burian, che in questi giorni ha colpito anche il capoluogo lombardo.

Lo ha trovato il portiere del palazzo: «Arrivo sempre prima dell’apertura della portineria, ed ero andato a prendere il caffè con un collega, quando arriviamo ci tocca sempre chiamare la polizia locale per fare allontanare i dieci-venti senzatetto che troviamo qui davanti, e l’Amsa per far ripulire tutto. Quando sono arrivati gli altri si sono alzati, come accade sempre, lui purtroppo no».

L’intervento è avvenuto alle 8.18 e sono stati gli agenti di polizia locale a identificare l’uomo.  L’ultimo domicilio conosciuto era a Paderno Dugnano, nel milanese. Ma per strada era conosciuto come ‘Max lo chef‘: «Faceva lo chef, e aveva lavorato in alberghi e ristoranti, anche di lusso – ha raccontato un senzatetto –  guadagnava anche bene. Poi ha avuto problemi nel matrimonio, ha cominciato ad andare in depressione, poi a bere, e così ha perso il lavoro e poi ha cominciato la vita di strada».

A causa dell’emergenza freddo, la polizia locale ha predisposto delle squadre organizzate, con l’obiettivo di convincere i clochard a dormire nelle strutture adibite dal Comune.

«Ieri ho chiesto al comandante della polizia locale di Milano di intervenire per cercare di convincere i senzatetto che stazionano nella nostra città ad accettare il nostro aiuto ed usufruire delle strutture del Comune – ha scritto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un post su Facebook –  Sono stati contattati più di 200 di loro e, da quanto mi riferiscono, solo 8 hanno accettato la nostra offerta. Come ho già sottolineato la legge non ci permette di obbligarli ad accettare un letto al caldo nei nostri centri. La tragica notizia della scomparsa di un senzatetto rafforza la nostra convinzione che queste persone vadano aiutate. Per questo non fermeremo la nostra azione: già da stamane polizia locale, protezione civile e operatori sociali sono di nuovo all’opera per aiutare e convincere i senzatetto ad accettare l’aiuto di Milano».

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