Musei, il Tar del Lazio boccia le nomine di 5 direttori: “No agli stranieri”

Cinque poli museali senza direttori: Mantova, Modena, Taranto, Napoli e Reggio Calabria. È questo l’effetto della sentenza del Tar del Lazio che colpisce la riforma voluta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e boccia alcune delle nomine per i supermusei italiani. Le procedure di selezione erano viziate, questa la motivazione data dai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale: “il bando non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani.” La partecipazione dei potenziali aspiranti stranieri alla carica dirigenziale si sarebbe potuta verificare solo se il legislatore avesse chiaramente espresso questa volontà. Inoltre il testo che annulla le nomine dei direttori museali parla anche di illegittimità delle modalità di svolgimento del concorso. “La prova orale – scrivono il presidente Leonardo Pasanisi e il consigliere Francesco Arzillo – si sarebbe svolta a porte chiuse”, condizione non prevista dal bando.

Il ministro Franceschini non ci sta e ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato: “È assurdo e fuori luogo che la procedura di selezione dei direttori sia stata definita non trasparente. Ne discuteremo nelle sedi giudiziarie e speriamo in un ricorso che si svolga in tempi brevi, ma con una commissione formata tra gli altri dal presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta e da Claudia Ferrazza, ora consigliere culturale di Macron, non poteva esserci migliore garanzia di imparzialità”. Insieme a loro nel gruppo di esperti che aveva proceduto alle nomine c’erano anche il direttore della National Gallery di Londra Nicholas Penny, Luca Giuliani, professore di archeologia classica e Rettore del Wissenschaftskolleg di Berlino, e Lorenzo Casini, professore di diritto amministrativo della Sapienza ed esperto di legislazione per il patrimonio culturale. Nel frattempo i direttori, due stranieri e tre italiani, colpiti dalla sentenza del Tar del Lazio saranno sostituiti ad interim. Si tratta di Paolo Giulierini, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Carmelo Malacrino, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Eva Degli Innocenti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi di Modena, Peter Assmann, direttore del Palazzo Ducale di Mantova. Respinto invece il ricorso che riguardava la posizione di Eike Schmidt, che resta quindi Direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze, così come quello relativo a Cecile Holberg alla Galleria dell’Accademia di Firenze. E anche Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco di Paestum, non è stato toccato dalla sentenza, a differenza di quanto annunciato in un primo momento.

C.S.

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