Spazioporpora, a Milano la fotografia incontra la natura

«Immagini di madre natura trasmesse ai nostri occhi perché vengano impresse nella mente e affidate alla coscienza». Questo il tema centrale di «Obiettivamente natura», la seconda mostra fotografica di stampo naturalistico presso la galleria Spazioporpora di Milano. 

Animali e ambiente. La natura in tutta la sua maestosità

Sono 25 i fotografi che hanno portato, a testa, due loro realizzazioni, per un totale di 50 opere. A presentare l’evento, oltre alla proprietaria della galleria Spazioporpora e organizzatrice Rita Caracausi, il fotografo e co-organizzatore Marco Brandi (foto di copertina) e la zoologa ricercatrice Roberta Castiglioni.

Quest’ultima ha voluto incentrare il suo discorso non sul problema climatico e ambientale di cui noi tutti siamo a conoscenza, bensì sulla volontà di far capire ai presenti la forte connessione che esiste fra il mondo umano e quello naturale.

“La natura può diventare uno strumento quotidiano – ha affermato Castiglioni – può essere un modo di spronarci a risolvere o spiegare le situazioni che si presentano regolarmente nelle nostre vite”. 

Passione. Amore. Sacrificio. 

La passione per la natura, come si capisce anche dai racconti degli autori degli scatti, è immensa. La fotografia naturalistica richiede però sacrificio e pazienza. Ma anche un po’ di fortuna. A volte basta recarsi nel giardino dietro casa per realizzare un ritratto unico, come il rospo realizzato da Francesco Rossi, oppure, serve addirittura scalare montagne per un giorno intero. 

Rospo Smeraldino, autore Francesco Rossi

«Per fotografare questo cervo – ha raccontato Maurizio Berni, uno degli espositori – sono salito fino a 2200 metri in Abruzzo e ho atteso ore prima che arrivasse e si fermasse in quella pozza d’acqua. Stare a contatto con la natura è meraviglioso perché entri in simbiosi con essa, ne diventi parte». 

Cervo Nobile, autore Maurizio Berni

Le emozioni che uno scatto può suscitare non sono descrivibili. Quegli attimi, concitati e brevissimi, rendono la fotografia naturalistica unica. L’incrocio dello sguardo con un lupo oppure un uccello atteso per mesi, se non anni, rendono tutta la fatica vana e, la fotografia, magica. 

Di seguito, alcune immagini che si possono scoprire presso la galleria Spazioporpora fino al 25 gennaio. 

 

 

Roberto Balestracci

24 anni, quasi 25. Laureato in Scienze della Comunicazione, coltivo da sempre la passione per lo sport e per le sue emozioni. Interista, porto la Maremma nel cuore. Ma non solo. Il diploma in violino al conservatorio di Siena mi permette di collegare due mondi, sport e musica, apparentemente lontani

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