Elezioni regionali 2020, disfatta Lega a Bibbiano: le parole dei protagonisti

Si sono svolte domenica 27 gennaio le elezioni regionali in Calabria e in Emilia Romagna.

L’Emilia Romagna si riconferma una roccaforte rossa: a vincere è stato Stefano Bonaccini, candidato del Partito Democratico, che si è attestato al 51.42%, sconfiggendo Lucia Borgonzoni della Lega, che si ferma al 43.6%.

In Calabria, invece, ha trionfato la candidata di Forza Italia, Jole Santelli, che ha ottenuto il 55.3% dei voti battendo l’esponente del centro sinistra Filippo Callipo.

La roccaforte rossa

È stata amara la sconfitta del centro destra in Emilia Romagna che sperava con un’eventuale vittoria di poter dare un ulteriore “schiaffo” (dopo i risultati delle europee del 2019) al governo a trazione M5S–PD.  L’espugnazione della roccaforte rossa avrebbe dato un motivo in più per invocare le elezioni politiche quanto prima.

Nonostante il risultato deludente il leader della Lega, Matteo Salvini, si è detto soddisfatto e ha aggiunto: «È un’emozione che dopo 70 anni ci sia stata una battaglia aperta».

Una dichiarazione supportata dalle parole della Borgonzoni, che rinnova il suo impegno nella regione: «Continueremo a lavorare, in campagna elettorale abbiamo sollevato tanti problemi a cui continueremo a dare risposte».

Non si è fatto attendere il commento del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha dichiarato: «Salvini esce come il grande sconfitto di questa competizione».

Poco prima delle due è arrivato in conferenza stampa Bonaccini, che ha dichiarato: «Quelli della Lega mi invitavano a fare le valige. Puntando al voto nazionale la si è voluta mettere su un altro terreno e noi abbiamo vinto anche su un altro terreno». Il vincitore ha aggiunto: «Gli emiliano-romagnoli non gradiscono molto che suoni ai loro campanelli», riferendosi all’iniziativa di Salvini a Bologna che ha scatenato molte polemiche.

Molta soddisfazione è stata espressa dal segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, che ha ringraziato Stefano Bonaccini per essere riuscito a condurre «una battaglia elettorale eroica». È stato inaspettato, invece, il ringraziamento al movimento delle Sardine: «È evidente che la crescita del numero di partecipanti arrivi dalla scossa democratica positiva che il movimento ha dato rispetto all’aggressività di una destra estremista» ha dichiarato il segretario dem.

Anche le Sardine hanno commentato il risultato delle regionali in Emilia Romagna con un post su Facebook: «Ci avete sminuiti, sbeffeggiati, attaccati, umiliati come cittadini e elettori. Ma alla fine avete perso».

È successo.Siamo nati dicendo che eravamo contro il populismo. Oggi siamo consapevoli che, se lo vogliamo, oltre che "…

Pubblicato da 6000 sardine su Lunedì 27 gennaio 2020

La Caporetto di Bibbiano

Se in Emilia Romagna, nel suo complesso, la Lega ha subito una sconfitta, a Bibbiano c’è stata la disfatta definitiva. Nel paese dello scandalo adozioni che ha travolto la giunta PD, il centrosinistra ha comunque raggiunto il 56.7% dei consensi. «Non votate il partito di Bibbiano» è stato lo slogan utilizzato dalla Lega durante tutta la campagna elettorale.

Lucia Borgonzoni con la t-shirt “Parliamo Di Bibbiano” al Senato. (Ph. Fabio Cimaglia)

Salvini e Borgonzoni hanno sfruttato sin da subito l’onda mediatica dell’inchiesta Angeli e Demoni. Risale a questo agosto l’episodio della t-shirt con la scritta “Parliamo Di Bibbiano” che Lucia Borgonzoni aveva esibito in Senato durante il dibattito sulla fiducia al nuovo governo.

 

Salvini ha chiuso la campagna elettorale il 23 gennaio, salendo sul palco di Bibbiano insieme alla mamma di Tommaso Onofri, il bambino che fu rapito e ucciso nel 2006 in provincia di Parma. Concludendo «oggi a Bibbiano il microfono non sarà in mano alla politica ma alle mamme e ai papà». La strategia individuata dalla Lega non ha portato però i risultati sperati.

Federica Ulivieri

Nasce sulla costa Toscana e si laurea magistrale in Storia Contemporanea a Pisa. Vola nelle lande desolate dello Yorkshire, dove inizia a occuparsi di traduzione. Un inverno troppo rigido la fa tornare in Italia, un po' pentita di averla lasciata. Le piace scrivere di esteri, con una predilezione per l'Africa. Ha recitato a teatro per 15 anni e ha una grande passione per i fumetti, le piace leggerli, scriverne e disegnarli: è infatti anche una vignettista di attualità.

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