Milano come Roma, (ri)avrà il suo Colosseo a Porta Ticinese

Milano come Roma: (ri)avrà il suo Colosseo a Porta Ticinese

La Soprintendenza ha ricevuto l’ok da parte dell’amministrazione comunale di Milano per dare il via ai lavori che faranno rinascere il vecchio anfiteatro milanese nel cuore di Porta Ticinese. L’antico Colosseo della Mediolanum romana infatti, costruito nel II secolo e terzo in Italia per grandezza dopo quello di Roma e Capua, venne distrutto dalle invasioni barbariche nel V secolo.

Il progetto del Colosseo milanese, partito due anni fa grazie alla soprintendente Antonella Ranaldi, consiste nel ricreare il medesimo perimetro dell’anfiteatro originale, ma con una particolarità: sarà un Colosseo green (questo il nome), ricco di piante e alberi.

L’ anfiteatro naturale (Amphitheatrum naturae) sarà costruito attraverso centinaia di piante, posizionate in modo da ricalcarne perfettamente la struttura architettonica antica e si troverà nello stesso spazio in cui era ubicato nel II secolo. Una struttura alta 36 metri, lunga 155 e larga 122 metri sarà circondata da cipressi, mentre i 1700 mq di siepi di bosso, licustro e mirto in vaso seguiranno il disegno dei setti radiali a sostegno delle gradinate.

I lavori cominceranno all’inizio del mese di dicembre con la pulitura di via Conca del Naviglio, attualmente in stato d’abbandono e infestata dalla vegetazione spontanea, e di via dell’Arena; qui, fino allo scorso gennaio, c’erano i prefabbricati in cemento della sede del Vivaio Riva. Il costo complessivo della ristrutturazione dell’area sarà di un milione e 250mila euro oltre che ad un fondo messo a disposizione da un privato. Si prevede che, per febbraio 2019, i cittadini potranno usufruire dell’area archeologica accessibile dall’Antiquarium Alda Levi, mentre i lavori complessivi saranno ultimati entro tre anni. Il Colosseo green si estenderà su una superficie di oltre 100mila metri quadrati, in cui sarà possibile vedere anche i resti in pietra del vecchio anfiteatro.

(f.l.v.)

No Comments Yet

Leave a Reply