Juventus, Massimiliano Allegri non sarà l’allenatore del prossimo anno

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Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione 2019/2020″. Il comunicato stampa della società bianconera di venerdì 17 maggio alle 13 è asciutto e stringato e non ammette repliche o perplessità.

La notizia era nell’aria, troppe le voci attorno al club di Torino e l’allenatore livornese delle ultime settimane. Tra i vari incontri tra il presidente Andrea Agnelli e Allegri, i vertici tra il vicepresidente Pavel Nedved e il direttore sportivo Fabio Paratici, le insofferenze di Paulo Dybala rivelate ai media dal fratello; insomma, il terreno era fertile per una decisione di questo tipo.

Eppure, nel postpartita di Juventus-Ajax – che ha sancito l’eliminazione della Juventus dalla Champions League – Andrea Agnelli, incalzato ai microfoni Sky, aveva ribadito con convinzione la scelta di continuare per la nuova stagione con Massimiliano Allegri, al suo ultimo anno di contratto con la Juventus.

Tutto però è cambiato. Allegri, a Torino dal 2014, ha vinto con la Juventus 5 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane. Due le finali di Champions League giocate, entrambe però perse contro le corazzate spagnole del Barcellona e del Real Madrid.

Adesso si fanno insistenti le voci per il suo sostituto. In prima fila c’è sicuramente Antonio Conte, ex capitano bianconero già allenatore della Vecchia Signora dal 2011 al 2014, attualmente senza una panchina dopo le esperienze, post Juventus, con la Nazionale italiana e il Chelsea. Gli altri nomi caldi (ad ora, che è ancora molto presto) sono Simone Inzaghi, attuale tecnico della Lazio fresco vincitore della Coppa Italia, Didier Deschamps, anche se non sembra che la Federazione francese sia intenzionata a liberarlo e Sinisa Mihajlovic, attuale tecnico del Bologna ritenuto dalla dirigenza juventina un profilo interessante.

Sull’arrivo in bianconero invece di Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, è lui stesso a tagliar corto: «Non andrò alla Juve o in Italia, ho ancora due anni di contratto e non mi muoverò. Quante volte devo dirlo? Sono soddisfatto qui, non andrò da nessuna parte. Nella prossima stagione sarò l’allenatore del Manchester City».

Niccolò Bellugi

Senese, laureato in Scienze Politiche. Da toscano capita che aspiri qualche consonante, ma sulla "c" ci tengo particolarmente: Niccolò, non Nicolò. La mia è una sfida: mascherare il mio dialetto originario per poter lavorare in televisione o radio. Magari parlando di Sport. Ma tutto sommato va bene anche un giornale, lì non ho cadenze di cui preoccuparmi.

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