Elezioni 2019, la Gran Bretagna al voto: Boris Johnson in vantaggio

Al via le attese elezioni in Gran Bretagna: alle 7 di mattina (ora locale ) si sono aperti i seggi per eleggere il nuovo Parlamento inglese.  La popolazione potrà votare fino alle 22 e i risultati sono attesi  per la notte del 13 dicembre. I collegi elettorali sono 650, distribuiti tra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord.

Secondo i sondaggi di YouGovIl candidato favorito sarebbe Boris Johnson, l’attuale premier in carica e leader del partito conservatore. Ma il suo principale sfidante, Jeremy Corbin, a capo delpartito laburista, è ancora convinto di poterlo battere.

Da questa tornata elettorale, inizierà a delinearsi il futuro della Gran Bretagna e quel che ne sarà dela carriera politica di Boris Johnson. Infatti, la campagna elettorale del leader conservatore punta tutto sullo slogan ‘Get Brexit Done’: una sua sconfitta significherebbe non riuscire a portare il Paese fuori dalla Ue entro il 31 gennaio 2020, come da lui promesso. Queste elezioni verranno ricordate come figlie del “No deal” (il mancato accordo di divorzio con l’Ue) e rappresentano l’unica soluzione possibile per Westminister.  Fallita la via del negoziato, la politica di Johnson va dunque alla ricerca di voti.

I possibili scenari

Gli ultimi sondaggi di YouGov danno il partito conservatore al 43%, il labour party al 33%, i libdem al 13. Poi i Verdi, lo Scottish National Party (Snp) e il Brexit Party (tutti al 3%), il Gallese Plaid Cymru all’1% e altri partiti al 2%. Se dovessero essere confermati, la vittoria di Boris Johnson porterebbe il Regno Unito verso un Hard Brexit senza accordo. Nel caso in cui le urne fossero invece favorevoli al laburista Jeremy Corbyn, potrebbe concretizzarsi lo spettro di un nuovo referendum. 

L’imprevedibilità delle urne

Già nel 2016 l’esito del voto britannico aveva ribaltato quello dei sondaggi: il “Leave” aveva trionfato sul Remain, con eccezione della sola Londra.
Cresce quindi l’attenzione dei nostri connazionali su queste elezioni. Molti italiani hanno richiesto la EU Settlement scheme – la procedura che permette ai cittadini stranieri che vivono e lavorano nel Regno Unito di ottenere lo status di residenza. La tutela dei diritti degli stranieri che vogliono continuare a vivere in gran Bretagna dipende dunque anche dai risultati di queste ore.

Rino Terracciano

giornalista praticante e curatore d'arte. Scrive per Masterx-IULM. Ha lavorato e collaborato con Accademie e Istituzioni museali come Académie de France à Rome, Accademia di Francia in Roma, Villa Medici; Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese, Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch, Napoli.

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