Di Maio: «Siri va rimosso, getta ombre sul governo»

Di Maio: "Siri va rimosso, getta ombre sul governo"

È un Luigi Di Maio aggressivo quello che stamattina ha rilasciato delle scottanti dichiarazioni a Gr1: «La cosa più importante è rimuovere questo sottosegretario che getta ombre sul governo» – ha affermato il vicepremier 5 Stelle.

Nessuno poteva immaginare che l’indagine che riguarda il sottosegretario Armando Siri, indagato per corruzione, e la richiesta di dimissioni da parte dei 5 stelle, diventassero per quasi un mese argomento di scontro quotidiano all’interno del governo e tema politico principale delle settimane che precedono il voto europeo del 26 maggio. Tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini la tensione resta palpabile. A Roma Salvini aveva risposto a Di Maio in questi termini: «Gli amici dell’M5s pesino le parole. Se dall’opposizione insulti e critiche sono ovvie, da chi dovrebbe essere alleato no. La mia parola è una e questo governo va avanti cinque anni, basta che la smettano di chiacchierare. Mi dicono “tiri fuori le palle”? Ricevo buste con proiettili per il mio impegno contro la mafia. A chi mi attacca dico tappatevi la bocca, lavorate e smettete di minacciare il prossimo. È l’ultimo avviso».

Mentre dalla Campania, dove è in tour elettorale, ha ribadito: «Vado in Consiglio dei ministri assolutamente tranquillo – afferma in vista della riunione di mercoledì – Sto aggiornando l’agenda su immigrazione e mafia, di questo mi occupo. Dopo mercoledì vengono giovedì, venerdì e sabato e per me non è un problema, continuo a ritenere che in un Paese civile i processi si fanno in tribunale e se uno è colpevole si viene condannati da un giudice, non da un giornale».

Nel frattempo nuove accuse arrivano pochi giorni prima del Consiglio dei ministri decisivo per la permanenza o meno di Armando Siri nella squadra di governo. A muovere un nuovo attacco al sottosegretario leghista indagato per corruzione è stata un’inchiesta della trasmissione Report che la sera del 6 maggio manderà in onda un servizio su una palazzina con sette appartamenti acquistata lo scorso gennaio dallo stesso Siri a Bresso, paesino alle porte di Milano.

 

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