Coronavirus, due casi sospetti dell’influenza cinese a Pistoia e Napoli

Casi sospetti di coronavirus a Pistoia e a Napoli. Una turista cinese di 53 anni, ricoverata all’ospedale San Jacopo, viaggiava su un pullman diretto a Lucca. Dopo essere svenuta, ha accusato sintomi simili all’influenza. È stata trasferita al pronto soccorso, «dove i sanitari hanno attivato le procedure previste dal protocollo ministeriale per questi casi», ha spiegato l’Asl Toscana Centro. A Napoli, invece, un 28enne cinese proveniente da Hubei è stato ricoverato all’ospedale Cotugno.

Esclusa per gli italiani bloccati in Cina l’idea di un «trasferimento via terra, che implica quarantene piuttosto complesse»; la Farnesina «sta valutando l’idea di un trasferimento aereo», che comunque «sarà complesso», riferisce il capo dell’Unità di Crisi Stefano Verracchia.

Intanto il Ministero della Salute ha reso noto che i voli privati dalla Cina in arrivo nel nostro Paese «atterreranno negli scali sanitari». Gli eventuali voli destinati allo scalo di Ciampino saranno convogliati all’aeroporto di Roma Fiumicino. L’idea è di estendere la stessa misura anche ad altri aeroporti italiani e consentire l’atterraggio dei voli dalla Cina solo a Fiumicino e Milano Malpensa.

È giunta la conferma di un caso di contagio in Germania. L’uomo, in isolamento, è in buone condizioni mediche. La Germania diventa così il secondo Paese in Europa ad essere colpito dal coronavirus, dopo tre casi confermati in Francia. Sia Parigi che Berlino stanno valutando il rimpatrio dei propri cittadini dalla Cina.

Altri cinque casi sospetti sono stati registrati a New York, di cui si attende il risultato delle analisi. Altri ancora sono stati individuati in Romania, in Kenya, nella Costa d’Avorio, in Brasile e in Etiopia.

Intanto, il coronavirus potrebbe impattare sui piani di Apple di aumentare del 10% la produzione di iPhone nel primo semestre di quest’anno. I fornitori hanno avvertito il colosso che l’incremento della produzione potrebbe essere ostacolato dall’epidemia del virus nella provincia di Hubei, dove si trovano le loro fabbriche principali.

Facebook è invece tra le prime aziende americane a limitare viaggi dei propri dipendenti in Cina proprio a causa della diffusione del virus cinese.

Intanto, la fondazione di Bill e Melinda Gates ha deciso di donare 10 milioni di dollari alla lotta contro il coronavirus. Il filantropo e fondatore di Microsoft ha fatto sapere che metà della cifra sarà destinata alla Cina e metà all’Africa.

Le autorità di Pechino hanno fatto sapere che il bilancio attuale è di 106 morti, mentre sono stati confermati 1.300 nuovi casi di contagio che portano il totale nazionale in Cina ad oltre 4.500.

Carrie Lam, governatrice di Hong Kong, ha deciso di bloccare i collegamenti dei treni ad alta velocità e dei traghetti con la Cina orientale da mercoledì 29 gennaio, mentre il numero dei voli sarà dimezzato. Lam ha però detto di considerare ingiustificata la chiusura totale delle frontiere con la Cina.

Federica Grieco

Sono una giornalista praticante per MasterX con una laurea in Scienze Politiche, indirizzo internazionale, all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Durante gli anni universitari, tra corsi, libri e conferenze con esperti, ho sviluppato una forte curiosità nei confronti dello scenario internazionale. Al termine dei miei studi, ho deciso di iscrivermi al Master di Giornalismo IULM per acquisire tutte le competenze necessarie per intraprendere questa professione. Ho svolto il primo stage curricolare, della durata di due mesi, presso la redazione del sito di Tgcom24.

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