Cadavere murato a Senago, fermati la probabile mandante e gli esecutori

Sembra esser stato risolto dopo soli due mesi il caso di Lamaj Astrid, il 41enne albanese scomparso nel 2013 e ritrovato morto, murato in una villetta di Senago a Monza. Nella mattinata dell’8 marzo, i carabinieri coordinati dalla Procura di Monza, hanno fermato quattro italiani, accusati dell’omicidio del 41enne. Dalle indagini è emerso però un colpo di scena: a commissionare il delitto sarebbe stata una donna di 64 anni, che aveva avuto in passato una relazione con la vittima.

Secondo quanto emerso, Astrid avrebbe derubato e poi lasciato la mandante dell’omicidio, che per vendicarsi avrebbe quindi commissionato ai quattro indagati il delitto. La vittima, che era nota alle forze dell’ordine a causa di alcuni precedenti, era sparita da Genova nel gennaio 2013. Il suo corpo era stato ritrovato il 15 gennaio 2019 per caso a Senago, durante i lavori di ristrutturazione della villetta in questione, all’interno della quale il cadavere era stato murato. L’identità era stata successivamente confermata grazie ad alcuni brandelli degli abiti che portava addosso, trovati all’interno della cavità.

I quattro, che risultano tutti legati agli ambienti della criminalità organizzata, sono stati fermati a Muggiò (Monza), Enna e Genova, mentre la donna è stata arrestata nei pressi dell’aeroporto di Genova. Gli uomini sono quindi indagati per omicidio e occultamento di cadavere.

Il proprietario dell’immobile, situato nel complesso di pregio “Villa degli Occhi” di Senago (Monza), è risultato completamente estraneo ai fatti.

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